INTERVISTA AL SOPRANO CARMEN GIANNATTASIO

INTERVISTA AL SOPRANO CARMEN GIANNATTASIO

“Rimbocchiamoci le maniche per salvare l’Italia della cultura”

Stasera il famoso soprano sarà al Conservatorio Cimarosa di Avellino alle 19,30 con un concerto insieme all’Orchestra diretta da Carmine Santaniello. L’abbiamo incontrata…

Tornare ad Avellino è come tornare a casa per lei che vive da tanti anni a Londra? Dal di fuori, cosa pensa di questa città?

Per me non si è trattato mai di un distacco vero e proprio, perché ho mantenuto sempre i contatti e quando posso torno. Mi rammarico del fatto che in questa città, che pure è dotata di un grande teatro, l’attività artistica e culturale sia discontinua; solo ogni tanto la programmazione prevede un vero prodotto di qualità come è stato per l’Elisir d’Amore quest’anno. I cittadini non possono fruire in modo continuo di tali eventi.

Il Conservatorio quest’anno ha ospitato sia lei che Aldo Ciccolini e ora di nuovo lei è venuta a regalare alla città un concerto per l’apertura dell’Anno Accademico dell’Istituto Musicale, la cui attività artistica non ha mai battute d’arresto coinvolgendo sempre tutta la città.

E’ una cosa molto bella e, siccome il Conservatorio è un istituto statale, non ha scopo di lucro e svolge una funzione formativa. Questo è il motivo per cui, conscia delle belle cose che la vita mi ha dato, voglio regalare ad Avellino queste occasioni, che vorrei diventassero un appuntamento fisso proprio attraverso questa istituzione cui devo la mia formazione musicale. Non mi sembra giusto che per ascoltare l’opera ci si debba spostare lontano dalla propria città.

Ma il suo impegno sociale non finisce qui. Il 26 sarà a Napoli.

Saro al San Carlo di Napoli dove mi hanno chiesto di leggere la poesia di Alda Merini “A tutte le donne” in occasione della rappresentazione della Salomè di Strauss per partecipare alla settimana contro il femminicidio.

Tornando all’attuale situazione in cui versa la cultura in Italia, lei come la pensa?

Penso che lo Stato non si impegni a sufficienza per portare la cultura a tutti e in Tv non c’è né prosa, né musica, né il balletto a meno di orari improponibili. Non bisogna però fare “spallucce”, ma essere positivi e ottimisti come hanno fatto i nostri nonni ricostruendo dalle macerie l’Italia. Oggi siamo abituati ad avere e a desiderare troppo e siamo sono pronti a scaricare sugli altri le responsabilità tirandoci fuori dalla risoluzione dei problemi. Sarebbe necessario, per esempio, nella patria del belcanto, attirare più giovani a studiare musica da noi. Rimbocchiamoci, quindi, le maniche per salvare la cultura in Italia.

Lei ha fatto carriera all’estero prima di essere riconosciuta in Italia.

Capita a molti purtroppo e in diversi campi. Ma devo dire con tutta onestà che, anche se la mia formazione musicale è italiana, come cantante sono un prodotto britannico. Sono loro ad avermi scoperta e lanciata, credendo in me e proiettandomi sui palcoscenici mondiali.

Ha detto che la musica scelto lei e che è grata per questo dono. La musica è solo un arte?

La musica è l’arte che arriva più rapidamente a colpire l’anima, arriva consciamente o inconsciamente. Credo che sia l’arte più vicina a Dio.

Cosa pensa dei talent musicali (X-Factori, The Voice, Got Talent)?

Si tratta di musica e, pur non avendo tempo di seguirli, non li boccerei come farei per altre trasmissioni simili. Offrono una opportunità; fra tutti l’esempio di Susan Boyle che partecipò al Britain’s Got Talent e, ottenendo il riscatto da una vita di umiliazioni, divenne famosa per un periodo in tutto il mondo e un simbolo per molte persone.

Parliamo del suo recente impegno alla Scala di Milano con il Simon Boccanegra. Abbiamo sentito che ha riscosso grande successo la sua interpretazione di Amelia.

Dopo una stagione in cui diverse opere hanno subito il “Buuu!” del loggione, ero davvero impaurita a salire sul palco di quel teatro, anche se è per me una seconda casa. Ho anche pianto prima di entrare in scena alla prima. Essere subissata dai “Brava!” E dagli applausi proprio di quel loggione per me è stato un trionfo personale e una grande soddisfazione.

Eleonora Davide

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