IX CENTENARIO DEL COMUNE DI BOLOGNA

L’Istituzione Bologna Musei per il IX Centenario del Comune di Bologna

Per celebrare la ricorrenza del IX Centenario della nascita del Comune di Bologna l’Istituzione Bologna Musei organizza una serie di iniziative espositive e di appuntamenti, con l’intento di proporre una lettura attraverso i secoli del ruolo del Comune nella costruzione dell’identità storica, artistica, produttiva della città. Percorsi, mostre, incontri, visite guidate valorizzeranno il patrimonio cittadino presente all’interno dei musei civici, patrimonio che narra la vicenda storica bolognese dall’antichità al tempo presente. In particolare i diversi musei individuano nelle proprie collezioni gli elementi più adatti a sottolineare l’importanza del buon governo civico per la crescita culturale, sociale ed economica di Bologna. Di seguito il programma delle proposte dell’Istituzione Bologna Musei: Museo Civico Medievale “Bologna 1116. Dalla rocca imperiale alla città del Comune” 18 marzo – 17 luglio 2016 La mostra si propone di illustrare alcuni aspetti sociali ed artistici della città agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali. Particolare rilievo viene dato alla città delle Quattro Croci e al castello imperiale che i Bolognesi distrussero nel 1115 all’indomani della morte di Matilde di Canossa, signora delle città padane e toscane con vicariato imperiale. Il castello, di cui il Palazzo Ghisilardi (sede del museo) conserva alcuni notevoli resti murari in selenite, fu sede dei funzionari matildici che si opponevano al dinamismo politico ed economico della città, ormai da tempo avviata ad affermare l’autonomia comunale. Mentre si consumava anche il conflitto della Lotta per le Investiture, la ribellione dei Bolognesi fu ricomposta nel 1116 dall’imperatore Enrico V con un diploma che favorì indirettamente l’affermazione del Comune, di cui vengono tracciate le fasi istituzionali, fino all’apertura di Piazza Maggiore (1200-1201) e alla liberazione dei servi (1256). Una specifica sezione è dedicata anche alla storia dello Studium (Università), da Irnerio ai monumenti dei dottori presenti in museo. L’esposizione, oltre a valorizzare il patrimonio presente in museo, si avvale di alcuni importanti prestiti, per portare all’attenzione dei visitatori significativi manufatti dei secoli XI, XII e XIII, tra cui sculture, armi, oreficerie, documenti e codici miniati. Museo Davia Bargellini “Il Senato bolognese” Un percorso fra i ritratti dei senatori della famiglia Bargellini esposti in museo, per evidenziare il ruolo delle famiglie senatorie bolognesi nel governo della città. Collezioni Comunali d’Arte “Palazzo d’Accursio centro del Governo” Un percorso negli ambienti monumentali del primo piano di Palazzo d’Accursio (Cappella Farnese e Sala Farnese) per ricostruire alcuni dei momenti salienti della storia della città, quali l’incoronazione di Carlo V e la presenza dei Pontefici e dei Legati in città.

Museo del Patrimonio Industriale  “L’antica Bologna dell’acqua e della seta” Sin dalle sue origini il Comune di Bologna ha svolto azioni di indirizzo e promozione dell’assetto economico del territorio. Questo ruolo è tanto più significativo nel XII-XIII secolo quando la città è una delle 4-5 non capitali di stato più sviluppate in Europa, è sede di una prestigiosa Università e ha una popolazione residente di circa 50.000 abitanti. È inoltre conosciuta come città leader nella lavorazione della seta, malgrado la posizione geografica eccentrica rispetto alle vie consolidate del commercio. Un rinnovamento ed aggiornamento della sezione del museo dedicata alla Bologna dell’acqua e della seta consentirà di evidenziare l’importanza di questo momento storico, e del ruolo del Comune di Bologna nel favorire e dare impulso a questa identità. Il Comune si fece infatti promotore della realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del territorio e al commercio (la rete dei canali e il porto); della creazione di un sistema di finanziamento (dazi e gabelle dedicate); di una legislazione specifica per la salvaguardia dei monopoli; ed infine favorì l’introduzione di tecnologie all’avanguardia (nel caso specifico, l’immigrazione di maestranze lucchesi per la lavorazione della seta). Il nuovo allestimento entrerà a far parte del progetto espositivo del museo in modo permanente. “Le Aldini Valeriani: una scuola per la città” Oltre centosessanta anni fa il bolognese Giovanni Aldini e l’imolese Luigi Valeriani lasciarono in eredità al Comune di Bologna i loro patrimoni, con l’obbligo di impiegarli per la costituzione di una scuola in grado di impartire una formazione teorica all’avanguardia combinata con un saper fare di alta qualità. L’intento era fornire strumenti innovativi per aiutare la città a superare la grave crisi economica che l’affliggeva, dopo la decadenza del sistema artigianale industriale legato alla seta e alla canapa che per secoli aveva assicurato il primato produttivo internazionale a Bologna. Il Comune di Bologna avvia così l’esperienza dell’Istituzione Aldini Valeriani o meglio delle Aldini. In occasione del nono centenario del Comune di Bologna, la sezione del museo dedicata alle Aldini Valeriani sarà totalmente rinnovata ed aggiornata, per far luce con maggiore chiarezza sull’impatto che questa scuola ha avuto nella società bolognese, un impatto così significativo che ancora oggi migliaia di bolognesi si autodefiniscono Aldiniani. Dalle Aldini sono infatti usciti negli anni tecnici, imprenditori, innovatori che hanno ridisegnato il volto industriale di Bologna, oggi una delle aree ad alta tecnologia più competitive a livello mondiale. Museo civico del Risorgimento La battaglia dell’8 agosto costituisce l’evento più significativo del Risorgimento bolognese, momento fondamentale per la autorappresentazione collettiva della città, festa pubblica e scolastica sino allo scoppio della Grande Guerra. Fu “la vittoria radiosa di tutto un popolo unanime”, ben raffigurato nel giovane “popolano” protagonista del monumento celebrativo che sorge davanti alla piazza omonima: un popolo in cui «iniziava al suo formarsi la coscienza della libertà politica». Le iniziative promosse dal Museo civico del Risorgimento ruotano attorno a questo episodio. L’evento principale è rappresentato dal Gran Ballo dell’Unità d’Italia, che per questa ventesima edizione verrà dedicato proprio alla battaglia dell’8 agosto: oltre 100 danzatori in costumi storici danzeranno su musiche e danze del tempo, inserite in una sceneggiatura appositamente creta per l’occasione. Parteciperanno gruppi di rievocazione storica in costume militare, per rivivere le fasi salienti del combattimento. A completamento del programma, una serie di visite guidate al museo, dove sono conservate le memorie dell’8 agosto, e in città per ripercorrere gli eventi di quei giorni memorabili nei luoghi della battaglia e della celebrazione (Piazza 8 agosto, Scalea della Montagnola). Presso il Cimitero monumentale della Certosa, il Museo civico del Risorgimento promuove visite guidate tematiche, per ripercorrere le vicende di Bologna e della sua tensione alla libertà, e ricostruire la storia istituzionale del Comune, attraverso i monumenti dei Sindaci che amministrarono la città. MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna “La Collezione” (titolo provvisorio).

 Nel centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune di Bologna da parte della Contessa Nerina Armandi Avogli, il MAMbo propone una rivisitazione critica della Collezione Permanente, esponendo nella Sala delle Ciminiere opere normalmente non visibili al pubblico, attraverso le quali si intende da un lato integrare l’attuale esposizione e, dall’altro, offrire un corredo documentario e didascalico in grado di illustrare adeguatamente alcuni significativi passaggi che hanno determinato l’incremento del patrimonio del museo stesso. Museo Morandi “Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto” 7 aprile – 26 giugno 2016 La mostra si propone di ricostruire l’iter incisorio di Giorgio Morandi, attraverso un accurato e selezionato accostamento di matrici e delle corrispondenti stampe, appartenenti alla collezione del museo. L’esposizione si avvale della preziosa collaborazione dell’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, che offrirà in prestito 17 lastre di Morandi, il quaderno delle tirature dell’artista e la stampa raffigurante “Morandi che legge” di Carlo Alberto Petrucci. A completamento del percorso sono esposte in bacheca alcune lettere del carteggio fra Morandi e Petrucci, il quaderno delle tirature di Morandi e il torchio di Morandi. Residenza per giovani artisti Sandra Natali “Sensitive Objects” maggio 2016 “[boˈloɲɲa]” autunno 2016 La Residenza per giovani artisti Sandra Natali e la sede espositiva di Villa delle Rose verranno utilizzate congiuntamente per la realizzazione del programma di artisti in residenza denominato “Rose”. Il progetto prevede due periodi di residenza, il primo in primavera e il secondo in autunno, della durata compresa tra le 2 e le 6 settimane, cui seguiranno l’apertura di due mostre personali allestite presso la sede di Villa delle Rose. La prima residenza, prevista ai primi di maggio, ospiterà presso Casa Natali il collettivo austro-tedesco Mahony Collective con il progetto “Sensitive Objects”, incentrato sulla società/cultura Europea e il suo passato coloniale. Lo scenario di Villa delle Rose diverrà non solo sede di mostra ma verrà aperta anche durante il periodo di residenza per gruppi e utenze interessate a dialogare e confrontarsi con artisti contemporanei. La seconda residenza, prevista in autunno 2016, ospiterà presso Casa Natali Roberto Pugliese, con il progetto “[bo ˈloɲɲa]”, incentrato sulla città di Bologna. Anche in questo caso la sede espositiva di Villa delle Rose verrà aperta al pubblico durante la fase di residenza, preparazione e realizzazione della mostra. Gli artisti sono stati appositamente selezionati in occasione delle celebrazioni per il nono centenario del Comune di Bologna, in quanto entrambi lavorano sul territorio, in stretto collegamento con istituzioni ed associazioni della città. Il collettivo Mahony Collective in particolare si concentra sul tema della multiculturalità, mentre Roberto Pugliese assume come materiale di lavoro alcune registrazioni realizzate in diversi centri di aggregazione sociale. Percorso educativo integrato Un percorso educativo diffuso coinvolgerà 9 sedi dell’Istituzione (MAMbo, Museo Morandi, Museo Archeologico, Museo della Musica, Museo Davia Bargellini, Collezioni Comunali d’Arte, Museo del Risorgimento, Museo Medievale, Museo del Patrimonio Industriale): 9 oggetti o tematiche, uno per ciascuno dei musei coinvolti, racconteranno la storia della città, attraverso le sue eccellenze. Ogni oggetto o tema sarà segnalato all’interno dei musei da un pannello educativo e sarà inserito in una mappa interattiva bilingue, scaricabile online. Il percorso sarà accompagnato da un progetto educativo integrato, articolato e differenziato nelle proposte, pensate sia per il pubblico generico che per le scuole, attraverso una specifica proposta di attività di visite guidate e laboratori fruibili gratuitamente a partire dal prossimo anno scolastico. Il progetto sarà alla base di un percorso di formazione per gli insegnanti della città e del territorio metropolitano. 

 

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