LA SOVVERSIONE DEL SENSIBILE

A Milano apre i battenti, alla Fabbrica del Vapore, la mostra La sovversione del sensibile


Promossa dal Comune di Milano, dal 5 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015, la mostra presenta una selezione di opere di nove artisti che hanno partecipato alle varie edizioni della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. 

“Con Expo in città stiamo costruendo un vero e proprio laboratorio di idee affinché chi arriverà a Milano durante il semestre dell’Esposizione Universale possa essere coinvolto in un dialogo senza confini e contribuire al dibattito e al  confronto artistico e culturale – ha dichiarato Filippo Del Corno, assessore alla Cultura – La biennale dei giovani artisti, rappresenterà nel 2015, sempre alla Fabbrica del Vapore, un’occasione speciale per cogliere le nuove tendenze dell’arte contemporanea internazionale, proponendo il lavoro di giovani che vengono da tutto il mondo per realizzare una vetrina della loro creatività e un’occasione prestigiosa, e al tempo stesso fresca e nuova, di dialogo e crescita per tutta la città” . 

“La sovversione del sensibile” presenta le opere realizzate da Gruppo A12 (IT), Charbel Samuel Aoun (LB), Embroiderers of actuality (Abdelaziz Zerrou – MA; Aglaia Haritz – CH), Gian Maria Tosatti (IT), Alexandros Kaklamanos (GR), Sigurdur Atli Sigurdsson (IS), Khaled Jarrar (PS), Didem Erk (TR), Moussa Sarr (F). L’iniziativa, curata da Marco Trulli, è organizzata da BJCEM, Associazione Internazionale senza scopo di lucro fondata nel 2001 con l’obiettivo di promuovere la creatività artistica giovanile, supportandone la mobilità e la formazione. Proprio in questa linea progettuale s’inserisce la Biennale dedicata a giovani artisti sotto i 35 anni provenienti dall’area Euro-mediterranea. 

Il titolo della rassegna trae origine dalle tesi di Jacques Rancière, il quale nel suo La distribuzione del sensibile, compie una lettura critica dei ‘regimi d’informazione’; allo stesso modo, l’esposizione propone una riflessione su quelle forme artistiche che si concentrano sulla relazione tra arte e politica immaginando “nuove configurazioni del visibile, del dicibile e del pensabile e, dunque, un paesaggio nuovo del possibile.”Alla Fabbrica del Vapore, gli artisti, utilizzando una pluralità di media che vanno dal video all’installazione, dalla fotografia al ricamo, si interrogano sulla relazione inestricabile tra le forme del poetico e del politico, producendo “finzioni necessarie” all’interpretazione del reale. In particolare, riflettono sulla posizione dell’autore nel contesto sociale, culturale e urbano mediterraneo. 

“La Sovversione del Sensibile” è anche un itinerario geografico e geopolitico che riannoda alcuni punti nevralgici del Mediterraneo: da Lampedusa a Gezi Park, dal Muro di Gerusalemme alla Medina di Tetouan. Allo stesso tempo, vengono presentate anche ricerche più intime che lavorano sulla proiezione personale dell’artista nello spazio e nell’immaginario pubblico e sociale.

 

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