La storia di Ivan.Tra solidarietà e speranze.

Ivan Grimaldi, 19 anni, vive nella vela gialla di Scampia. Rimasto tetraplegico a 14 anni dopo una capriola sul letto e una rovinosa caduta, racconta che ha girato centri di riabilitazione in tutta Italia, adesso è riuscito ad ottenere un pacemaker, ma si sente ancora prigioniero del posto in cui vive.
Tra cemento e ferro con muri scalcinati, condotte che sgocciolano, sporcizia, degrado,le barriere architettoniche sono insormontabili. Ma anche in questi posti il cuore della gente è più grande delle difficoltà : con una colletta gli abitanti del quartiere sono riusciti a comprare e installare un paio di pedane di ferro: piccoli scivoli sopra le scale che per Ivan rappresentano l’unica strada verso il mondo.

Ma la vera speranza di Ivan è il metodo Stamina. Ha sentito che con l’infusione di cellule staminali entro un anno e mezzo ci sarebbe la possibilità di rimettersi in piedi, anche se sappiamo bene che le polemiche sorte attorno a questo tipo di terapie, oltre alla burocrazia e agli ingenti costi, rendono tutto più difficile.Intanto Ivan non si arrende e diventa il simbolo della speranza all’inizio di questo nuovo anno.


Luigia Meriano

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