LA STORIA DI RONNIE FIELDS

Ronnie Fileds nasce a Chicago nel 1977 da una ragazza madre di 15 anni. A 12 anni inizia a farsi rispettare nei playground americani fino a quando trascorre la sua adolescenza alla scuola superiore Farragut dove giocherà con la squadra dell’istituto insieme al campione nba Kevin Garnett, che però con le prestazioni impressionanti di Fields passava in secondo piano. Verso la metà degli anni ’90, quando una giovane guardia col numero 23 . Ronnie Fields, stupiva il pubblico e gli addetti ai lavori. Anni dopo il suo compagno di squadra Garnett ha detto:”Semplicemente il giocatore più forte incontrato nella mia vita” e dette da uno che ha giocato contro i campionissimi Nba significa che le sue parole sono veritiere.

I due si sarebbero dovuti incontrare nella NBA ma la sfortuna decise di bloccare Fields, da piccolo fu investito tre volte mentre nel Febbraio del 1996 Fields vide la sua carriera andare a rotoli a seguito di un serio infortunio al collo legato ad un incidente di macchina, per il suo vivere da sbandato ha mandato all’aria tutti i suoi sogni. Riuscì a camminare dopo 5 mesi ma la lontananza dai campi da gioco fu decisiva nelle sue prestazioni. Inoltre, non ha sfruttato la seconda chance che la vita gli aveva offerto: una borsa di studio per meriti sportivi alla DePaul University sfumata in quanto non aveva i voti necessari per essere ammesso ed anche perchè venne accusato di aver violentato una ragazza e condanna a due anni di libertà vigilata Ormai il sogno della lega professionista americana era andato in fumo. L’uomo che aveva 121.9 cm di elevazione, definito da Michael Jordan un talento mostruoso si era giocato le sue chances di successo a differenza del suo compagno Garnett che giunse in Nba diventando una star del basket. Tornò a giocare a basket in Europa trasferendosi in Turchia e con un passato anche a Verona per passare anche in Grecia o Libano. Ha chiuso la sua carriera nella CBA in America con appena 8 partite disputate e con l’accusa di aver abusato di una 24 enne.

Venne soprannominato “the next MJ”, “the king of hoops” ma i due soprannomi purtroppo non furono adatti nella sua carriera travagliata. L’unica gioia che porterà con se sarà il murales alla Farragut che recita le sue imprese di 2600 punti, 372 schiacciate e 412 palle rubate mentre il murales dedicato a Kevin Garnett non è stato ricordato dai tifosi. Secondo molti Ronnie Fields è stato il miglior prodotto della città del vento (Chicago) ma purtroppo i campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità.

 

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