LUCIEN LAURENT: IL PRIMO MARCATORE DEI MONDIALI

Sono 2350 i gol segnati nella storia dei Mondiali di Calcio, dalla prima manifestazione del 1930 in Uruguay all’ultima del 2014 in Brasile. Tra questi gol ce ne sono tantissimi che gli appassionati di calcio di diversa età ricordano in maniera particolare per la bellezza del gesto o per l’importanza del gol per la propria nazionale. Oggi assistiamo ai gol di Messi, Ronaldo e Lewandoski mentre negli anni scorsi altri fuoriclasse come Crujff, Maradona e tanti altri hanno firmato marcature indimenticabili dei Mondiali.

L’ultimo gol in ordine di tempo è Mario Gotze che con la rete in finale contro l’Argentina ha regalato la Coppa del Mondo alla Germania dopo i tempi supplementari. Duemilatrecentocinquanta gol prima di Gotze, fu Lucien Laurent ad anticipare tutti siglando la prima marcatura assoluta nella storia dei Mondiali di Calcio; il nome non dirà molto  eppure Lucien Laurent è stato il primo uomo ad entrare nella storia del calcio quando nella sfida inaugurale del Mondiali in Uruguay del 1930 al 19esimo segnò a volo di destro contro il Messico portando in vantaggio la Francia, la partita terminò 4-1 per i transalpini :  “stavamo affrontando il Messico e nevicava, dato che nell’emisfero meridionale era inverno. Uno dei miei compagni crossò il pallone e io ne seguii con attenzione il movimento, colpendolo al volo di destro. Fummo tutti contenti, ma non esultammo, nessuno comprese che eravamo passati alla storia. Una veloce stretta di mano e proseguimmo l’incontro. Non ci fu neanche dato un compenso: all’epoca eravamo dilettanti a tutti gli effetti”.

Lucien Laurent nacque il 10 Dicembre 1907 a Saint-Maur-des-Fossés in Val de Marne, vicino a Parigi. Ha iniziato la sua carriera calcistica con Cercle Athlétique de Paris nel 1921, rimanendo con il club per nove anni per poi trasferirsi 1930 al Sochaux  club sovvenzionato dalla fabbrica Peugeot dove lavorava come operaio lo stesso Laurent. Fu convocato dalla nazionale francese per i Mondiali del 1930, la trasferta in Uruguay fu effettuata con la nave “Conte Verde” con a bordo la nazionale romena, quella francese e jugoslava, tre arbitri europei e il presidente Fifa Jules Rimet che con sè portava la Coppa. Lo stesso Laurent disse:  “trascorremmo 15 giorni nel Conte Verde per raggiungere il Sud America. Gli esercizi di base li facevamo di sotto e ci allenavamo sulla coperta della nave. Il nostro allenatore non ci parlò mai di tattica. C’era anche una piscina, era come un villaggio turistico. Non capivamo pienamente la grandezza del motivo per cui stavamo andando in Uruguay. Solo anni e anni dopo ci siamo resi conto del nostro posto nella storia. In quel momento era solo avventura. Eravamo giovani che si stavano divertendo”.

Dopo l’avventura dei Mondiali, Laurent torna a lavorare alla Peugeot e giocare con la maglia del Sochaux. Nel 1932 diventa calciatore professionista trasferendosi al Club Francais per poi tornare l’anno seguente al CA Paris. Successivamente giocò sempre per una stagione nel Mulhouse, nuovamente nel Sochaux e nel Rennes e dal 1937 al 1939 nello Strasburgo. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale Laurent venne chiamato dall’esercito francese e nel 1940 fu fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in un campo di lavoro forzato in Sassonia dove restò sino al 1943 quando venne liberato. Al ritorno in patria scoprì che tutti i suoi cimeli del Mondiale furono rubati dai tedeschi tra cui la sua maglia della nazionale, in un’intervista del 1998 dirà: “fortunatamente tutti i miei ricordi erano in un angolo della mia testa e lì nessuno può rubarmeli.”

Continuò a giocare sino al 1946 con la maglia del Besancon, poi intraprese la carriera di allenatore con lo stesso club fino al 1950. Dopo il ritiro dal calcio Laurent aprì una birreria a Besancon dove lavorò sino al 1972, per poi andare in pensione. Nel 1998 partecipò come spettatore alla finale dei Mondiali in Francia e vide la vittoria della nazionale transalpina contro il Brasile per 3-0. Laurent era l’unico superstite della nazionale del 1930 e rivelò ai media la sua avventura in Sud America. 

Lucien Laurent morì l’11 Aprile del 2005 a Besancon all’età di 97 anni. Non ci sono video o foto che immortalano i suoi gol ma le testimonianze dello stesso Laurent sono state importantissime contribuendo a far conoscere storie del calcio che altrimenti sarebbero state ignorate. Di lui non si hanno le statistiche di quanti gol abbia fatto in carriera e quante partite abbia disputato, così come sconosciuto resta il suo Palmares che probabilmente non ha nessun trofeo. Ma quel gol di 86 anni fa contro il Messico nessuno potrà toglierlo dalle pagine più importanti del calcio, dove un operaio Peugeot aprì le danze della manifestazione calcistica più importante di tutte.

@Riproduzione Riservata                                                                            Francesco Moretti

 

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