LAVERTY E GUINTOLI PROTAGONISTI A PHILLIP ISLAND

La Superbike è una delle categorie motoristiche più imprevedibili, e questo weekend non si è smentita.

 Il vincitore di Gara 1 è Laverty con la sua Suzuki GSX-R1000. Proprio così, una Suzuki sul podio. E’ dal 2010, anno in cui Haslam ottenne il secondo posto nel mondiale, che la GSX non è competitiva. In Gara due, invece, trionfa l’Aprilia RSV4 di Guintoli.

Analizzando le due gare, l’Aprilia ha tenuto il punto, confermandosi la squadra di riferimento, ma è altrettanto vero che altri team, dormienti nel 2013, hanno ritrovato la grinta; lo dimostra la performance di Gara 1 di Laverty su Suzuki, che si è “vendicato” dell’esonero dalla Casa di Noale (Aprilia). Le Ducati confermano le prestazioni delle qualifiche, risultando finalmente competitive, con Giugliano quarto nella prima e seconda manche e Davies settimo nella prima e ottavo nella seconda. Le Kawasaki sembravano scomparse nella prima gara, ma si sono rifatte in Gara 2, con il secondo posto del campione del mondo Sykes e il terzo del francese Baz.

Per quanto riguarda gli episodi, le gare a Phillip Island sono state del tutto imprevedibili e combattutissime. In Gara 1 Laverty sorprende tutti, facendo dei sorpassi sul rettifilo principale in piena accelerazione, mostrando i muscoli del quattro cilindri Suzuki, lasciando dietro le bicilindriche Aprilia di due secondi e mezzo a fine gara. Purtroppo, il momento di grazia del britannico dura poco, e in Gara 2 il potente propulsore giapponese lo abbandona, inondando di fumo bianco e olio la pista. Dopo questo incidente la gara viene sospesa, definitivamente, al sedicesimo giro.

 

Infine, non dimentichiamo la sottocategoria, introdotta quest’anno, delle EVO che possono essere paragonate alle CRT nella Moto GP, e che adottano meccanica ed elettronica della categoria Superstock (una categoria inferiore alla SBK ma, comunque, di altissimo livello). Nella EVO troviamo due BMW, è vero la casa di Monaco si è ritirata ufficialmente, tuttavia, il team Motorrad Motorsport Italia, dopo i successi nella Superstock ha deciso di schierare due bolidi per la SBK. Nella EVO, inoltre, troviamo anche una MW Agusta pilotata da Claudio Corti, e le Buell (azienda statunitense) EBR 1190 RX; oltre alla Bimota BB3 EVO che, però, debutterà al circuito di Aragon.

Risultati Gara1 e Gara 2

Flavio Uccello

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