LE NOTE RITROVATE. I NOMI DEI VINCITORI
23NOVEMBRE80 l’intitolazione data concorso internazionale di composizione di musica contemporanea che si è concluso ieri sera al Conservatorio di Avellino con il concerto finale e la premiazione dei vincitori alla presenza del pubblico cittadino.
La manifestazione Le Note Ritrovate, nata nel 2010 come costola di Le Notti Ritrovate – la rassegna letteraria ideata dall’Associazione Per caso sulla piazzetta di Tina Rigione – è un prodotto dell’Associazione Zenit 2000 del maestro avellinese e direttore d’orchestra Massimo Testa. A vincere il premio della giuria dei tecnici, composta dai maestri José Maria Sanchez-Verdù, Cristiano della Corte, Gianvincenzo Cresta, Rossella Spinosa e Francesco Venga, è stato il lavoro dello spagnolo Roman Gonzales-Escalera, dal titolo Aftershock (XI 23 1980) per viola sola; il premio della giuria dei critici, composta dai giornalisti specializzati delle testate locali e nazionali, è andato all’avellinese Fabio Luigi Ruggiero con 3X3 per viola sola; infine, il premio del pubblico, che ha partecipato alle votazioni in sala, è stato assegnato a Nicola Graziano con Senza Petali per viola sola. Ad eseguire i brani finalisti in concorso Francesco Venga, virtuoso della viola, che ha colpito pubblico e critica per la sua bravura e la capacità di interpretare i brani, complessi e molto suggestivi.
Ad arricchire la serata sono state due prime esecuzioni italiane dei lavori di Gianvincenzo Cresta, In amoroso canto, e di José Maria Sanchez-Verdù, Arquitecturas del limite, suonate dall’Ensemble Zenit 2000 composta da: Mario Pio Ferrante; Guido Arborinelli; Lucio Miele; Gabriele Ottaiano; Vittorio Fusco; Veaceslav Quadrini Ceaicovschi; Michele Coppola; Cristiano della Corte e Francesco Venga, con la direzione di Massimo Testa. A coordinare l’impianto scenico e audio la classe di Tecnico del Suono di Massimo Aluzzi docente del Conservatorio Cimarosa. A presentare la serata è stato il giornalista Tonino Bernardelli.
Soddisfatto, il maestro Testa ha dichiarato in conclusione di serata: «Ringrazio chi ha permesso che questo appuntamento venisse realizzato in questo luogo, il direttore Carmine Santaniello, e tutti coloro che hanno partecipato. Poche sono le occasioni, infatti, in cui il pubblico avellinese può assistere all’esecuzione di musica contemporanea con autori di tale pregio, mi riferisco il particolare a Gianvincenzo Cresta e José Maria Sanchez-Verdù, noti e apprezzati soprattutto all’estero. Sono soddisfatto sinceramente anche del fatto che si sia aperta una dialettica tra pubblico, critici e tecnici sul valore delle tre opere finaliste, molto diverse tra loro che hanno colpito tutti per la loro bellezza».
«La manifestazione si era interrotta nel 2013 e nel 2014 lasciando spazio a un momento concertistico sul tema 23NOVEMBRE80 – ha dichiarato Tina Rigione – a causa di motivi economici che non hanno permesso alle associazioni, che si autofinanziano rivolgendosi a sponsor, la realizzazione dell’evento, ma per questa edizione abbiamo concentrato gli sforzi perché continuiamo a credere nel sostegno di cui hanno bisogno questi giovani e talentuosi compositori che si muovono in un genere non prettamente commerciale».
Eleonora Davide
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