MOTOCROSS DELLE NAZIONI: TRIONFA LA FRANCIA. DELUDE L’ITALIA

E’ andato in scena sul tracciato di Kegums, in Lettonia, la 78esima edizione del “Motocross delle nazioni”, l’appuntamento più atteso di tutta la stagione di motocross. A trionfare è stata la Francia, con il “mattatore di giornata” Gautier Paulin, davanti ai campioni uscenti del Belgio e i deludenti Usa. Male l’Italia, con Cairoli caduto nel corso della prima gara…

 

L’appuntamento più atteso dell’anno nel mondo della motocross ha visto la vittoria o, meglio, il dominio della Francia, che ha potuto contare su una squadra agguerrita e talentuosissima, formata da Frossard, Ferrandis e Paulin. E proprio quest’ultimo è stato il vero trascinatore della squadra d’oltralpe, grazie alle sue due vittorie nella prima e nell’ultima gara.

Ha deluso invece l’Italia, data ai blocchi di partenza come una favorita per il podio. In realtà la domenica lettone è girata male sin da subito, ossia sin dalla prima manche quando il nostro capitano, Tony Cairoli, fresco campione del mondo in MXGP e impegnato quest’oggi straordinariamente in MX2 per scelta del commissario tecnico italiano, è caduto, facendosi male al ginocchio.

Nella prima gara, in cui correvano le MXGP e le MX2, a scattare meglio è stato il russo Aleksandr Tonkov (Husqvarna), che nel marasma della prima curva è transitato davanti al francese Paulin (Kawasaki) e all’americano Dungey (KTM). Cairoli, invece, è sesto nonostante i limiti di potenza della sua KTM, una 250 in confronto a quelle degli altri piloti di testa, che essendo della classe MXGP, avevano una cilindrata di 450.

Davanti a tutti, Tonkov cerca la fuga ma subisce il ritorno di Paulin che sfrutta uno dei momenti di migliore forma della sua carriera. Il francese nel giro di 2 tornate, supera il russo, dando lo strappo decisivo alla gara che vincerà con diversi secondi di vantaggio su tutti gli altri.

Il Tonino nazionale, invece, si dimostra una spanna sopra i suoi avversari: nonostante i già citati limiti di potenza del suo motore, raggiunge e supera il nemico di questa stagione di MXGP, il belga Van Horebeek (Yamaha), e si mette all’inseguimento di Maximilian Nagl  e Ryan Dungey, girando più veloce di tutti gli altri piloti in pista di ben 2/3 secondi! Tuttavia, il siciliano spinge oltre il limite, finendo rovinosamente sulla sabbia e toccandosi dolorante il ginocchio. Cairoli è costretto così al ritiro, lasciando le redini della squadra italiana a Davide Guarnieri, in sella alla moto tutta italiana della KT. Guarnieri, nono, nel corso degli ultimi giri, riesce a tenere testa agli attacchi dello statunitense Martin e del francese Ferrandis, salvo poi essere sopravanzato da quest’ultimo nell’ultimo giro, chiudendo così in decima posizione.

Nella seconda manche, in cui si sfidavano le MX2 e le Open, Cairoli eroicamente decide di prendervi parte, nonostante la forte botta al ginocchio di pochi minuti prima. A sfidarsi per la vittoria sono il francese Frossard (Kawasaki) e il belga Strijbos (Suzuki). Il francese parte meglio ma è poi superato dal belga a metà gara. Strijbos taglia il traguardo per primo, davanti proprio a Frossard e al britannico Wilson. L’italiano David Philippaerts (Yamaha) riesce a chiudere, in seguito ad una buona rimonta, in dodicesima posizione, mentre il dolorante Cairoli chiude con una pazzesca quanto eroica rimonta dalla 34esima alla 19esima posizione.

La terza e ultima manche, in cui corrono le MXGP e le Open, è uno show di Gautier Paulin: prima lascia sfogare il belga Van Horebeek, che tenta invano la fuga in testa, e poi lo riacciuffa, superandolo con la consueta classe. Da questo momento saluta Van Horebeek e si limita a controllare la gara fino alla vittoria finale. Male l’Italia con Guarnieri quattordicesimo e Philippaerts diciottesimo.

E’ dunque la Francia ad aggiudicarsi questa edizione del motocross delle nazioni, davanti al Belgio, secondo, e gli Usa, terzi, ma a pari merito con la Gran Bretagna, quarta solo per migliori piazzamenti statunitensi. Alla Francia il titolo mancava dal lontano 2001, mentre continua il periodo di digiuno degli States, sintomo di un livello sempre più alto degli europei.

Francesco Medugno

 

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