ODISSEA ALL’ALBA:LA CADUTA DEI NUOVI GIGANTI?

La caduta dei giganti è l’ultimo libro di Ken Follett, famoso scrittore britannico di fama internazionale.

E’ il primo volume di una trilogia la “The century trilogy “ che tratta la storia del mondo a partire dal 1911 (l’incoronazione di re Giorgio V d’Inghilterra).

Nello stile narrativo, il romanzo si discosta un po’ dallo stile a cui gli affezionati lettori di Follett sono abituati: a partire dal piccolo (la storia di cinque famiglie dislocate in varie parti d’Europa), lo scrittore racconta le dinamiche politiche e storiche per cui si è arrivati allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, alla rivoluzione russa, alla nascita delle Suffragette fino al 1924, a guerra finita e condizioni di pace accettate.

La storia inizia narrando l’entrata nel mondo del lavoro di Billy Williams, un ragazzo di Aberowen in Galles, che a 13 anni inizia a lavorare in miniera come gran parte degli uomini del paese. La storia della sua famiglia s’intreccerà con quelle dei  Fitzherbert, aristocratici britannici proprietari della miniera dove lavora;dei Von Ulrich, nobili tedeschi; dei Dewar, il cui figlio Gus è il giovane assistente del presidente americano Wilson e dei fratelli Pevkov, due giovani russi le cui vite prenderanno due strade completamente diverse.

La cosa che affascina maggiormente di questa magnifica epopea, è proprio il racconto dei motivi che hanno spinto i vari paesi europei ad entrare in guerra. Con il pretesto dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando,erede al trono austriaco, i paesi europei più potenti tramarono, usando come capro espiatorio la Germania (l’unico paese a sbilanciarsi nell’entrare in guerra credendola “facile”) per raggiungere la supremazia sugli altri stati europei.

La guerra si complicò inaspettatamente per tutti,aggravata anche dalla rivoluzione bolscevica in Russia,  rendendola un’ecatombe di enormi proporzioni, fino all’illuminante intervento americano che pose fine al conflitto riducendo la Germania in miseria, gettando le basi per la nascita del nazionalsocialismo.

Fa riflettere il fatto che una delle guerre più sanguinolente della storia mondiale sia nata con l’idea di una guerra “veloce”, un pretesto usato dai “giganti” per fare gli interessi (per lo più coloniali) dei propri paesi, sottovalutata e divenuta una bomba esplosa ed incontrollabile.

Alla luce dei fatti avvenuti in Libia negli ultimi giorni mi chiedo se questa non sia una guerra altrettanto interessata ed altrettanto sottovalutata.

La caduta dei Giganti, degli antichi potenti della terra ci ha insegnato qualcosa?

O i Giganti contemporanei stanno commettendo i medesimi errori?

Ai posteri l’ardua sentenza…

“Durante la guerra ,

 ogni veterano qui presente sa

 che la sua vita

 è stata messa inutilmente a rischio

 da ufficiali stupidi,

 e molti di noi sono stati salvati

 da un sergente intelligente.

Claudia Tucci

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.