ParoleTraNoiLeggere

La presentazione ieri, 25 febbraio, presso l’Angolo delle storie

Riparte, ad Avellino,  il laboratorio di scrittura “ParoleTraNoiLeggere”, ideato da Emilia Bersabea Cirillo e Anna Catapano.

Lo scorso anno, il laboratorio è stato cooptato da madeinirpinia  fondato da Ivana Pagliarulo, promotore del concorso Un paese di parole, per la scrittura di racconti, a cui hanno potuto partecipare anche alcuni corsisti.

E tra loro c’è proprio il vincitore: Mario Crescitelli.

La presentazione del corso si è svolta presso la libreria l’Angolo delle storie, luogo in cui si terrà anche il laboratorio, strutturato in dodici lezioni settimanali a partire dall’11 marzo prossimo nell’orario 18-20.

Come mi hanno raccontato le ideatrici, tutto nasce dalla loro passione per la lettura e la scrittura ma, soprattutto, dalla convinzione che ognuno di noi ha qualcosa dentro e fare degli incontri sulla scrittura può servire a realizzare il desiderio comune di volerli esprimere. “Ho sempre avuto il desiderio – racconta Cirillo – di unificare attraverso degli incontri quanto di segreto c’è tra di noi”.

Il punto di partenza sarà il racconto breve, “non perché sia facile – sottolinea Catapano nel suo intervento –  ma perché rappresenta un genere molto stimolante, che racconta di un istante ed è come se, in quell’ istante, si aprisse una porta e poi si chiudesse: tutto torna come prima.”

Chiaramente per scrivere è necessario il talento ma non basta, bisogna avere tecnica e metodo ed è questo che il corso di propone.

Non ci sarà “scuola” perché il laboratorio avrà interscambi di idee, di letture, di parole ma bisogna imparare a costruire un’ idea di comunicazione.

Perché il successo sta in questo: riuscire a instaurare con il lettore un interscambio, a stimolare la sua curiosità e, soprattutto, a comunicargli qualcosa.

Spesso, ad esempio, chi comincia a scrivere lo fa con l’autobiografia e resta ancorato ad essa mentre, invece, l’esercizio e la tecnica insegnano che è necessario pensare a chi leggerà.

Oppure, altre volte, si è legati dalla propria timidezza, dal foglio bianco, ebbene si può riuscire a vincere il censore che abbiamo dentro di noi e fare il salto di qualità, rendendo ciò che abbiamo dentro universale.

È necessario cercare lo stile originale, il modo nuovo di raccontare la propria storia, affinare l’occhio e l’orecchio sui possibili errori, errori di impostazioni e di approccio: un dettaglio mal considerato.

Nel corso, ogni volta, a partire dalla lettura, sarà affrontato un tema per insegnare anche a rispettare il ritmo della scrittura e consigliata una bibliografia di testi tecnici.

Durante la presentazione è stato letto un breve estratto da I treni che vanno a Madras, di Antonio Tabucchi e alcuni partecipanti dello scorso anno sono intervenuti per raccontare quella che è stata una piacevole esperienza.

L’angolo delle storie, si conferma un luogo per appassionati della lettura, dove non si va solo ad acquistare libri, ma si trova la loro accoglienza, il colore della fantasia e l’ospitalità della saggezza.

Maria Paola Battista

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