Pedofilia e pedopornografia: report Meter 2022

In base al report dell’Associazione Meter, da oltre 30 anni si occupa della tutela dei bambini, il sistema di scambio di materiale pedopornografico, si è modificato. Infatti attualmente i pedofili usano le cartelle compresse condivise e vendute nella massima privacy nelle piattaforme di file hosting. Non è possibile avere contezza del materiale in esse contenuto. La pedofilia è un crimine organizzato che guadagna a scapito di bambini innocenti. La condivisione dati del 2022 a pagamento di cartelle compresse (1.734 nel 2022, 637 nel 2021). L’OS.MO.CO.P. di Meter (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) ha evidenziato un incremento dei protocolli ufficiali inviati alla Polizia (1.766 nel 2022, 1.402 nel 2021), ma anche dei link segnalati (nel 2022 15.660, nel 2021 14.679). 

Dal 2002 a oggi Meter ha mandato 66.856 protocolli ufficiali alla Polizia Postale italiana e a molte Polizie internazionali (Polizia Francese, Polizia Neozelandese, Polizia Spagnola, ecc.) con 219.571 link oggetto della segnalazione. Dal 2002 ad oggi sono 2.193 i casi seguiti dal Centro ascolto, 31.213 le richieste telefoniche. Nei social dal 2008 ad oggi, sono stati attenzionati 9.123 riferimenti a chat usate dai pedofili per condividere materiale pedopornografico. Dal 2012 a oggi sono stati scovati 47.801 link nel deep web e nel dark web, è uno spazio libero dove le associazioni a delinquere a livello mondiale, operano indisturbate a causa della possibilità di mantenere anonimato e privacy. Meter dal 2014 osserva e analizza costantemente foto, video e grandi archivi: sono 25.233.802 le foto denunciate, 7.452.304 i video, 15.437 gli archivi. Purtroppo ci sono vuoti legislativi in molti paesi del mondo o lacune fra il rimpallo di responsabilità, e a rimetterci sono le piccole vittime.

Anche nel 2022 la pedopornografia online ha rappresentato una piaga sociale in tutto il mondo: America (12.771 link su 15.660 segnalazioni) ed Europa (1.299 link) sono la patria di moltissime aziende che gestiscono i server atti al funzionamento di siti e di piattaforme in cui avvengono gli scambi di materiale pedopornografico. I Paesi del ricco Occidente sono i fornitori di servizi a cui attingere da tutto il mondo e spesso le leggi sulla privacy si configurano quale forma di tutela per i pedofili che navigano protetti. L’Associazione Meter ha sottolineato il problema presso il Parlamento Europeo al fine di predisporre una corretta soluzione volta a tutelare i bambini. Ogni Stato ha il compito di legiferare in merito contro la pedofilia online. C’è bisogno inoltre di una fattiva collaborazione internazionale e un coordinamento tra le forze dell’ordine di tutto il mondo.

Un altro fenomeno registrato è la Pedomama, donne che commettono abusi sessuali su minori e filmati pedopornografici in cui appaiono animali che agiscono atti sessuali su minori. Gravissima è la segnalazione di abusi su neonati e di minori su altri minori. La fruizione di videogiochi da parte dei bambini, determina una forma di solitudine che va a incidere sul pericolo di adescamento.

Osservando i domini nazionali e generici, cioè le “targhe” dei siti internet, si evidenzia che nel 2022, moltissimi dei link segnalati ha il dominio .com (13.977 nel 2022, 8.972 nel 2021). Su15.660 link segnalati, 14.233 hanno dominio generico (11.488 nel 2021). Ciò è indicativo del mutamento del sistema di scambio del materiale pedopornografico.

I continenti e gli stati con triste primato di domini segnalati su un totale di 1.439 sono: l’Africa con la Libia(.ly, 1.091 link); gli Stati Uniti(.us,84 link); l’Europa con il Montenegro(.me, 41 link). I grafici della geolocalizzazione dei server registrano che America (12.771 link) ed Europa (1.299 link) sono il luogo di origine della maggior parte delle aziende che pilotano i server che consentono il funzionamento di tanti siti o piattaforme in cui si diffonde materiale pedopornografico. Tale dato è da attenzionare in quanto è indice del meccanismo economico che sta alla base: i continenti più ricchi hanno il predominio del web, offrono i servizi di cui si servono i cyberpedofili per i propri traffici illeciti.

Due sono le fasce d’età più a rischio: quella fra gli otto e i dodici anni e quella fra i tre e i sette anni. I link controllati per fasce d’età rivelano che la preferenza sia delle foto che dei video è per la fascia d’età 8/12, in totale 1.667.559 foto e 718.615 filmati. Poi c’è la fascia 3/7 con 312.748 foto e 201.975 video, e infine quella 0/2 anni con 1.542 foto e 648 video, in questo caso parliamo di infantofilia.

Meter ha un Centro di ascolto molto importante che nel 2022 ha sentito 194 richieste di tutela dei minori inerenti: 45 rapporti famigliari disfunzionali, 41 rischi online, 29 abusi e 60 psicopatologie, anche correlate. Sono 32 le vittime di adescamento da piattaforma di gioco online.

A mio avviso è fondamentale la stesura in base agli ultimi studi e l’analisi dei profili psicologici dei pedofili e le conseguenze sulle piccole vittime, le dinamiche del fenomeno, i pericoli di Internet e dei dispositivi tecnologici. Per don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter: “I dati, i numeri, i grafici, seppur raccapriccianti, non ci permettono di fotografare la reale condizione degli abusi, soprattutto sessuali, nei confronti dei bambini vittime. Non è possibile quantificare l’ingente mole di materiale pedopornografico che naviga nella rete internet, così come non è possibile arrestare un fenomeno che avanza. Tale impotenza rappresenta l’aspetto più sconvolgente e inquietante del problema. Continuiamo, insieme, ad operare per la tutela dei bambini”.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).