PIU’ MODERNO DI OGNI MODERNO. PASOLINI A BOLOGNA

Con l’approssimarsi della data dell’anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, il 2 novembre, si intensificano gli appuntamenti del progettospeciale “Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna”, il progetto speciale promosso da Comune di Bologna e Fondazione Cineteca di Bologna nell’ambito delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal MiBACT Ministero Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il programma completo è disponibile su piumodernodiognimoderno.it. i prossimi appuntamenti della manifestazione sono:

31 ottobre ore 16
La Bologna di Pasolini. Ritrovo e partenza dalla Chiesa di Santa Maria dei Servi (Strada Maggiore 43) e luoghi vari Passeggiate alla scoperta dei luoghi della città legati al vissuto e alla poetica di Pasolini. Dal Portico dei Servi, in cui gira l’Edipo Re, alla Libreria Nanni, nel cosiddetto Portico della Morte (il suo più bel ricordo
di Bologna), fino al Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini in cui sono conservati documenti originali relativi alle sue opere. Promosso da Cineteca di Bologna con cadenza mensile. In occasione del Trekking urbano
2015, la partecipazione è gratuita. Numero di posti limitato, prenotazione obbligatoria su:
www.bolognawelcome.com/trekkingurbano Durata: 3,5 km / 2 ore

1 novembre
Maratona Pilade/Pasolini
Lo spettacolo ripropone in un’unica giornata il complesso lavoro teatrale sul Pilade di Pasolini realizzato dalla compagnia Archivio Zeta che, nel corso del 2015, ha messo in scena in luoghi e momenti differenti la tragedia pasoliniana, frammentandola in quattro diversi episodi. I tre episodi si ricostituiscono per la prima volta in forma unitaria per un evento unico con la partecipazione di oltre cento persone che sono state coinvolte nell’arco del 2015 tra Bologna e Volterra. Si inizia alle ore 10 con PILADE/PARLAMENTO da Villa Aldini, in Via dell’Osservanza, 35/A, luogo che fu set del film Salò, l’ultimo film scritto e diretto da Pasolini. Villa Aldini è anche un centro di accoglienza per richiedenti asilo e lo spettacolo vedrà proprio la partecipazione degli ospiti della Villa, in un momento di grande attualità. La compagnia, attraverso le parole del poeta-regista, ha lavorato con gli ospiti del centro, in cerchio, cercando di creare un “Parlamento”, un luogo capace di favorire il dialogo e il racconto. Un tentativo concreto di confronto e di apertura all’altro, alla ricerca di una comunione, partendo
dalla lingua. Si prosegue al Poligono di tiro nazionale alle ore 14, in via Agucchi, 98, con PILADE/MONTAGNE. Il luogo fortemente evocativo (al suo interno furono fucilati 300 partigiani) diventa scenografia perfetta per l’episodio MONTAGNE nel quale Pilade, esiliato va alla ricerca delle Eumenidi, incontrando nel suo percorso nuovi compagni, mettendo insieme il suo esercito di contadini/partigiani stabilendo alleanze e nuove necessità.
Da lì ci si sposta alla Pensilina Nervi, accanto alla Piazza Liber Paradisus, per assistere alle ore 17 a PILADE/CAMPO DEI RIVOLUZIONARI. Questo episodio ha visto il debutto al Festival di Volterra con la partecipazione dei operai licenziati della Smith Bitz in un luogo particolare come le Saline, ne condivide la firma dell’architetto Pier Luigi Nervi Biglietti: interi singolo episodio 15€ cumulativo maratona 40€
studenti e under 18 singolo episodio 10€ – cumulativo maratona 25€
prenotazione obbligatoria www.archiviozeta.eu
info 334/9553640

2 novembre
Cineteca di Bologna
“Salò o le 120 giornate di Sodoma”
L’ultimo lascito di PPP, opera postuma, controversa, urticante, destinata ad ammantarsi di un’aura del tutto particolare che le ha conferito la morte drammatica di Pasolini. Nel giorno del 40° anniversario della morte di Pasolini, lunedì 2 novembre, la Cineteca di Bologna distribuirà nelle sale italiane e in DVD il nuovo restauro di “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, osteggiato per quarant’anni e ora finalmente tornato a vivere grazie al restauro, realizzato dalla Cineteca di Bologna e da CSC – Cineteca Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi, e al coraggioso Leone per il Miglior Film Restaurato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, primo riconoscimento mai ricevuto dal film. Titolo tra i più attesi del progetto della Cineteca di Bologna Il Cinem \a Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione nelle sale dei classici restaurati, Salò si arricchirà della preziosissima intervista a Pasolini – conservata e messa a disposizione da Cinemazero di Pordenone – che il giornalista e amico Gideon Bachmann gli fece durante le riprese di questa cruciale ultima opera, di cui dà una fondamentale chiave di lettura. Tutte le proiezioni in sala di Salò saranno precedute da un breve montaggio dell’intervista a Pasolini sul set, che potremo invece trovare in versione estesa tra i contenuti extra dell’edizione in DVD. A partire da lunedì 2 , “Salò o le 120 giornate di Sodoma” sarà in programma ogni lunedì e martedì di novembre alle 17. 45, 20 e 22.30 al Cinema Lumière, in Piazzetta Pasolini, 2/b.
E proprio per il primo giorno di proiezioni al Cinema Lumière, lunedì 2 novembre, sono stati organizzati alcuni eventi speciali: alle ore 18, sarà proprio Gideon Bachmann a incontrare il pubblico del Cinema Lumière in biblioteca Renzo Renzi; alle ore 20, invece al Lumière, prima della proiezione del film, si raccoglieranno molte figure che hanno lavorato con Pier Paolo Pasolini: la segretaria di edizione di Salò Beatrice Banfi, l’assistente alla regia Fiorella Infascelli, lo scrittore e addetto stampa del film Nico Naldini, il fotografo Ivano Davoli e, naturalmente, Gideon Bachmann. Le proiezioni di Salò al Cinema Lumière sono promosse in collaborazione con il festival Gender Bender.

Fino al 15 novembre, Biblioteca Salaborsa, Piazza del Nettuno 3 Una strategia del linciaggio e delle mistificazioni La storia della violenta persecuzione diffamatoria che Pier Paolo Pasolini, lungo quasi vent’anni della sua vita, ha subìto da una parte della stampa, la crudeltà accanita e gli oltraggi feroci scatenati da quella stessa stampa sulla sua morte e infine alcune mistificazioni orchestrate negli ultimi quindici anni. In un magma di articoli, pagine, copertine di giornali, fotografie, schede segnaletiche esposto come un’inquietante cartografia. Completano l’esposizione alcune tele di Gianluigi Toccafondo ispirate dai ‘referti’ giornalistici, che mostrano l’intensità dell’impatto emotivo che quei documenti e la loro ferocia razzista hanno avuto sull’artista. A cura di Cineteca di Bologna in collaborazione con Biblioteca Salaborsa | Istituzione Biblioteche di Bologna. Martedì – venerdì: dalle 10 alle 20, sabato: dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì.

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