PREMIO CAMPIELLO, A SETTEMBRE IL VINCITORE

I LUOGHI IN PRIMO PIANO PER LA CINQUINA DEI FINALISTI

Il Premio Campiello, il riconoscimento letterario promosso da Confindustria Veneto, giunto alla 53esima edizione, sarà conferito il prossimo 12 settembre al Teatro La Fenice di Venezia all’opera vincitrice tra le cinque selezionate dalla Giuria dei Letterati, presieduta quest’anno da Ilvo Diamanti. A contendersi l’ambito riconoscimento letterario saranno: Vittorio Giacopini con La mappa Il Saggiatore); Marco Balzano con L’ultimo arrivato (Sellerio); Carmen Pellegrino con Cade la terra (Giunti); Antonio Scurati con Il tempo migliore della nostra vita (Bompiani) e Paolo Colagrande con Senti le rane (Nottetempo). Nel frattempo, la cinquina dei finalisti sta completando il suo tour in diverse città italiane; sono stati qualche sera fa a Gubbio, poi a Roma. Le ultime tre tappe saranno Asiago, Cortina e il Lido di Venezia. Per l’Opera Prima, invece, il Premio è stato già reso noto ed è quello a Enrico Ianniello con La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin per Feltrinelli. 

 La procedura di assegnazione del Premio Campiello si compone di due fasi: nella prima è, appunto, una giuria tecnica a selezionare i cinque finalisti, mentre nella seconda è una giuria popolare composta da 300 lettori, selezionati tra le diverse tipologie di lettori a campione, a scegliere il vincitore. Questa giuria, non tecnica, cambia ogni anno e i nomi dei giurati non è reso noto fino alla serata della premiazione.

Il premio viene simboleggiato da una riproduzione in argento della vera del pozzo che era (ma ne esistono ancora) il fulcro del largo (campiello) veneziano. In particolare, ad essere stata scelta per la riproduzione fu quella del pozzo di San Trovaso nel sestriere di Dorsoduro. Il vincitore della prima edizione del Premio Campiello fu Primo Levi nel 1963 con il celebre romanzo La tregua.

In questa edizione, c’è da rilevare una particolarità legata alla scelta delle opere finaliste, individuabile in una certa comunanza di temi, o meglio in un filo che lega questi libri. Il luogo abbandonato e la pregnanza che questo conserva per chi lo ha vissuto è al centro del racconto di Carmen Pellegrino, Cade la terra. L’autrice viene definita dall’Enciclopedia Treccani un’abbandonologa, inaugurando un nuovo filone di studi sui luoghi e sugli affetti, che scava nei rapporti che l’uomo intrattiene con il proprio ambiente. Figlia degli Alburni, un altopiano magico che si erge maestoso ai margini della piana cilentana, riversandovi i tesori delle sue bellezze, nascoste nelle viscere della roccia calcarea e palesi nelle bianche coste del Monte Panormo e dei suoi 1742 metri di altezza, questa giovane e bella scrittrice vestita di nero porta con sé i segreti e le contraddizioni di una terra ricca, ma lontana dal mondo frenetico e veloce dei centri urbani più prossimi. Il suo romanzo parla di questa terra e delle altre che alcuni tra noi si porteranno sempre dentro. Per Vittorio Giacopini i luoghi e la loro trasformazione restano in primo piano con La mappa. L’autore collabora con “Lo Straniero”, “Il Sole 24 Ore” e “Rai Radio 3” ed è conosciuto come autore di Nello Specchio di Cagliostro (2013). L’abbandono della propria casa è ancora all’attenzione del romanzo di Marco Balzano, L’ultimo arrivato, in cui protagonisti sono il piccolo emigrante e le sue avventure, legate alla dolorosa esperienza del distacco. Per Bompiani, Antonio Scurati propone ancora un intreccio tra la storia dei propri genitori, alle prese con il fascismo, e quella dell’insegnante Leone Ginzburg che rifiutò di prestare giuramento al regime; qui la memoria allacciata alla scrittura diviene un modo per far sopravvivere storie che andrebbero dimenticate. E, infine, una narrazione di secondo grado caratterizza Senti le rane di Marco Colagrande, che racconta di un racconto, anche questo legato al luogo che diviene protagonista nascosto degli affetti.

Eleonora Davide

nella foto la cinquina, da sinistra: Scurati, Balzano, Pellegrino, Giacopini e Colagrande.

@Riproduzione riservata

 

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.