PROSSIMA FERMATA – FRUITVALE STATION
“Prossima fermata Fruitvale Station” è un film del 2013, scritto e diretto da Ryan Coogler, alla sua prima avventura dietro la macchina da presa…
Il lungometraggio racconta la storia vera del 22enne Oscar Grant, ucciso, nonostante fosse disarmato, il 1° gennaio 2009 dalla polizia del distretto BART (Bay Area Rapid Transit) di Oakland (California). In particolare, l’attenzione del regista esordiente Coogler si concentra sull’ultimo giorno di vita di Oscar, a partire dalla mattina del 31 dicembre, giorno del compleanno di sua madre, fino poi alla sua morte, avvenuta nelle prime ore del 1 gennaio.
Oscar Grant è interpretato da un magistrale Michael B. Jordan, giovane attore americano noto al grande pubblico soprattutto per la sua apparizione in “Chronicle”. Jordan è molto abile nel rendere Oscar Grant qualcosa di più rispetto ad un freddo e semplice nome su un giornale: lo arricchisce di sfumature, di sentimenti, in breve, lo avvicina terribilmente al pubblico.
Michael B. Jordan è accompagnato nella sua recitazione, tra gli altri, dalla portoricana Melonie Diaz (“Guida per riconoscere i tuoi santi”), che interpreta Sophina, la compagna di Oscar, da Octavia Spencer (premio Oscar come miglior attrice non protagonista nel 2012 per “The Help”), nei panni della madre di Oscar, e da Kevin Durand (“Svalvolati On The Road”), nel ruolo di uno degli agenti BART coinvolti nell’omicidio.
Nonostante si tratti di un esordio, il regista di “Prossima fermata Fruitvale Station”, Ryan Coogler, è pressoché infallibile. Il giovane regista, appena 28enne, all’epoca dell’assassinio di Oscar stava per laurearsi alla “University of Southern California”, nella facoltà di arti cinematografiche. Coogler, a tal riguardo, ha esposto il suo pensiero, spiegando come la sua intenzione fosse quella di “far conoscere al pubblico Oscar Grant, così che non fosse un semplice nome su un giornale. Infatti, quando si conosce qualcuno come essere umano, si capisce che la vita significa qualcosa”. E, in effetti, Coogler riesce a perfezione nel suo intento, grazie anche alla già citata recitazione di Michael B. Jordan. L’ultimo giorno di Oscar è movimentato, così come il film, ricco di quotidianità ed eventi all’apparenza banali ma che rimandano al terribile finale, sottolineando l’importanza della vita.
La pellicola non è affatto passata inosservata agli occhi della critica, tanto da fare incetta di premi, come il “Premio Avenir” al festival di Cannes 2013 per il “miglior film di debutto” e il “Gran Premio della Giuria” e “Premio del Pubblico” al Sundace Film Festival, una delle più importanti rassegne del cinema indipendente internazionale.
Francesco Medugno
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