QUALITÀ DEL CIBO, QUALITÀ DEL LAVORO

Sabato 23 maggio 2015 ore 9.30 – 13 Centro Congressi Mamu – Largo di Porta Pradella, 1 Mantova

 “Un lavoro efficiente consente di alzare la competitività, e l’agricoltura del mantovano può mostrarsi all’Europa come esempio italiano. Un’ambizione maturata nei viaggi in Europa fatti in questi anni” Ruggero Nalin, presidente di Cimi, introduce così il convegno organizzato per sabato 23 maggio al Mamu. La qualità del cibo e del lavoro, quando con il cibo ci si lavora, deve essere e restare un valore centrale, su cui riflettere in modo costruttivo, approfittando anche dell’anno di Expo2015: Nutrire il pianeta, energia per la vita è lo slogan che accompagna questo importante appuntamento e l’agricoltura è di sicuro il settore che per primo ne è coinvolto, e deve essere al centro delle riflessioni di tutti, non solo degli addetti ai lavori ma anche dei consumatori e delle famiglie.

Al Mamu, per una mattina di interventi e riflessioni, la Cassa CIMI incentra un percorso che porti il settore agricolo italiano ai vertici, proponendo aziende, prodotti e condizioni di lavoro da “esportare” in tutto il mondo. “Dal 2001 ad oggi la Cimi ha incontrato imprenditori, lavoratori e aziende negli stati Ue e in Russia, per capire dinamiche, normative, analogie e incongruenze normative e non solo – continua Nalin – nel 2014, questo percorso ci ha permesso di visitare le istituzioni europee e i rappresentanti continentali dei datori di lavoro e dei lavoratori Commissione Europea, CESE, GEOPA, EFFAT”. Portare a Mantova (territorio agricolo per eccellenza) queste esperienze, con l’obiettivo di mettere a confronto soggetti diversi, è il motivo per cui nasce questo convegno: sul tavolo aspetti legislativi, controlli più o meno serrati, qualità del cibo e sua tutela, valore del lavoro correttamente retribuito. “Il nostro Paese, l’Europa, le Aziende e i Lavoratori hanno bisogno di una strategia che possa coniugare necessità diverse, ma che perseguano comunque l’obiettivo di riportare in primo piano l’agricoltura, le sue aziende, i suoi prodotti, i suoi lavoratori. E noi a Mantova possiamo fare questo ragionamento ad ampio spettro, visto che nel nostro territprio si coltiva e si produce tutto, tranne gli agrumi” aggiungono Mario Lanzi, Vice Presidente della Cassa CIMI e Direttore della CIA di Mantova – Provincia CIA Est Lombardia e Sergio Raimondi, Socio Cassa CIMI e Segretario Territoriale FAI CISL Mantova.

La CIMI – CASSA INTEGRAZIONE MALATTIE ED INFORTUNI Lavoratori Agricoli e Florovivaisti della Provincia di Mantova nasce il 28 dicembre 1995, con Atto Notarile ed un proprio Statuto autonomo, nell’ambito della contrattazione dei Lavoratori agricoli e florovivaisti della provincia di Mantova, e succede, dandone prosecuzione, alla esistente “COMMISSIONE INTERSINDACALE per l’integrazione dell’assicurazione contro le malattie dei braccianti avventizi e dei salariati fissi dell’agricoltura”, precedentemente costituita con l’Accordo Intersindacale provinciale sottoscritto il 25 febbraio 1963.

Una storia che vanta una solidità di ben 52 anni di attività e che permette ancora oggi alla Cassa C.I.M.I. di operare per:

– integrare ai Lavoratori Agricoli e Florovivaisti a Tempo Indeterminato e a Tempo Determinato, le prestazioni erogate dagli Istituti Assistenziali nazionali (INPS e INAIL), quindi Malattia, Infortunio e Maternità, fino al raggiungimento del 100% del salario contrattuale giornaliero di qualifica, senza penalizzare in misura eccessiva le stesse aziende agricole di cui essi sono dipendenti

– rimborsare alle Aziende Agricole le anticipazioni erogate per conto degli Istituti assistenziali

 

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