ROSSI SHOW A PHILLIP ISLAND. DISASTRO MARQUEZ

Vittoria numero 108 di Valentino Rossi, che sull’amatissimo circuito di Phillip Island (Australia), su cui ha trionfato per ben 8 volte in carriera, festeggia il 250° GP nella classe regina. Il pesarese ha tagliato il traguardo davanti a Lorenzo e Smith (Yamaha Tech 3). Caduta del campione del mondo Marquez mentre era al comando a 10 giri dal termine…

 

Il Dottore torna sul gradino più alto del podio dopo l’emozionante successo di Misano e lo fa nel modo più spettacolare possibile: partito ottavo dalla griglia, supera nei primi due giri in successione Pedrosa, Smith, Espargaro per poi ingaggiare un duello all’ultimo sangue con il compagno di box alla Yamaha, Lorenzo, per la seconda posizione. La caduta di Marquez è la ciliegina sulla torta, un regalo inaspettato che il Dottore sa sfruttare a dovere, portando a casa la seconda vittoria in stagione.

A partire meglio di tutti sono stati Marquez e Lorenzo. In particolare il campione del mondo della Honda ha dato subito uno strappo alla gara, mettendo secondi tra sé e gli inseguitori. Rossi, che, come detto sopra, partiva dall’ottava posizione, supera nei primi due giri Pedrosa, Smith ed Espargaro, deliziando i tanti tifosi australiani e gli appassionati italiani, chiamati ad alzarsi nella prima mattinata italiana per via della differenza di fuso orario dall’Australia.

Il Dottore, conquistata la terza piazza, mette nel mirino Jorge Lorenzo. Tra i due, oltre alla rivalità interna, c’è anche la lotta per la seconda posizione assoluta nella classifica mondiale, lotta a cui oggi ha quasi definitivamente detto addio lo sfortunato Dani Pedrosa, colpito dalla moto di Andrea Iannone, che aveva frenato in ritardo, a pochi giri dal via. Lo spagnolo, per i danni subiti dalla sua HRC, è stato costretto al ritiro.

Intanto, a 18 giri dal termine, Rossi rompe gli indugi, superando Lorenzo alla curva 4, salvo poi essere sopravanzato dal maiorchino nel giro successivo, alla Doohan Corner, la frenata che arriva dopo il rettilineo principale. Il duello tra i due continua anche nei giri successivi: le loro M1 hanno passi-gara troppo vicini perché uno dei due possa dare lo strappo definitivo.

E così, dopo 4 giri in cui Rossi preferisce non attaccare ma limitarsi a mettere sotto pressione Lorenzo, quest’ultimo commette un errore, girando largo in curva 4 e consentendo al Dottore di superarlo. Il pesarese capisce che è il momento buono per scappare via e, così, inanella una serie di giri veloci con cui ipoteca la seconda posizione.

Davanti a tutti, Marc Marquez ha praticamente fatto il vuoto. Lo spagnolo è vicinissimo alla dodicesima vittoria stagionale, che gli permetterebbe di eguagliare l’australiano Doohan, quando accade l’inverosimile: a 10 giri dal termine, Marc perde l’anteriore in frenata e finisce nella ghiaia, dovendosi dunque ritirare. Un errore, il suo, davvero grossolano e perfettamente evitabile, visti i numerosi secondi di vantaggio sugli avversari. L’appuntamento con il record è spostato in Malesia, gara in programma la prossima settimana.

Rossi ringrazia Marquez del ghiotto regalo e, con un ritmo davvero incredibile, mette le mani sulla sua ennesima vittoria in carriera. Intanto, Cal Crutchlow (Ducati), in terza posizione, conferma il periodo di forma suo (viene dal podio ad Aragon) e della Ducati. Il britannico è il più veloce in pista negli ultimi giri e così, si mette in testa la pazza idea di raggiungere Lorenzo. Complici i problemi del maiorchino con gli pneumatici, Crutchlow nel giro di 3 tornate prima lo prende, braccandolo da vicino e risucchiandogli decimi su decimi in ogni settore, poi lo supera con incredibile facilità, conquistando una seconda posizione che sarebbe stata storica per la Ducati. Sì, “sarebbe”, perché in realtà a un giro da termine, Crutchlow finisce giù nella ghiaia, mandando alle ortiche un fine settimana quasi perfetto e restituendo a Lorenzo la seconda piazza.

Riesce ad approfittare delle tante cadute, un altro britannico, Bradley Smith (Yamaha Tech 3), al suo primo podio in carriera nella classe regina.

Quarto posto davvero insperato per Andrea Dovizioso: il forlivese non ha mai digerito particolarmente il circuito australiano ma, complici gli errori degli avversari, ha piazzato comunque una Ducati nelle posizioni di vertice.

Francesco Medugno

Qui di seguito i risultati del GP di Australia:

1 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 176.7 40’46.405

2  Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 175.9 +10.836

3  Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 175.8 +12.294

4  Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 175.6 +14.893

5  Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 174.5 +30.089

6  Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 174.5 +30.154

7  Scott REDDING GBR GO&FUN Honda Gresini Honda 174.5 +30.158

8  Hiroshi AOYAMA JPN Drive M7 Aspar Honda 174.3 +33.166

9  Alex DE ANGELIS RSM NGM Forward Racing Forward Yamaha 174.3 +33.577

10  Nicky HAYDEN USA Drive M7 Aspar Honda 174.2 +34.144

11  Yonny HERNANDEZ COL Energy T.I. Pramac Racing Ducati 173.9 +39.468

12  Danilo PETRUCCI ITA Octo IodaRacing Team ART 172.7 +56.684

13  Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 171.6 +1’12.813

14  Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Avintia 170.5 +1’28.050

Non classificato

  35 Cal CRUTCHLOW GBR Ducati Team Ducati 176.4 1 Giro

  44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 175.9 3 Giri

  41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 175.7 7 Giri

  6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 175.7 8 Giri

  93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 177.4 10 Giri

  23 Broc PARKES AUS Paul Bird Motorsport PBM 170.2 14 Giri

  26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 171.5 21 Giri

  29 Andrea IANNONE ITA Pramac Racing Ducati 173.9 22 Giri

  17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Honda 170.6 23 Giri

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