TAZIO NUVOLARI, UN PILOTA, UNA LEGGENDA.

 

Domenica 11 agosto 2013

Oggi ricorre l’anniversario della morte del mitico Tazio Nuvolari, che morì nel novembre del 1953 a causa di un ictus. Nessun pilota è stato, e probabilmente sarà, come lui. Non si tratta del numeri di titoli vinti o del prestigio ottenuto durante la sua carriera trentennale. Si tratta di una storia di passione.

 

Tazio (nato nel 1892) inizia a correre a vent’anni in moto, ed era più che bravo, fu addirittura definito  “Il campionissimo delle due ruote”. E pensare che pochi ricordano il suo passato motociclistico. Tuttavia, il giovane Tazio abbraccia il mondo delle quattro ruote, soprattutto grazie all’amicizia di Enzo Ferrari (allora pilota e futuro fondatore della Ferrari). I sui successi in questo campo sono incredibili. Vince la Targa Florio, la gara siciliana, lunga ed estenuante, era una delle più prestigiose del vecchio continente. Nel ’25 sul circuito di Monza è coinvolto in un brutto incidente; dopo appena una settimana, nello stesso circuito torna a correre su una moto (ancora fasciato e dolorante) e vince. Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, nel ’35, vince con un Alfa obsoleta contro le potenti vetture tedesche “in casa”, sul mitico circuito del “Nurburgring”, facendo infuriare il Führer che contava in un trionfo teutonico. Le sue imprese non finiscono qui, tuttavia, bisogna ricordare il Nuvolari “umano” oltre che il pilota. Fu un uomo profondamente segnato da strazianti avvenimenti, come la morte dei suoi figli nel giro di pochi anni. Queste tragedie non lo fermarono e continuò a correre e vincere fino a tre anni prima della sua morte. Tutto questo rese il “Mantovano Volante” l’idolo di generazioni di appassionati e non.

Flavio Uccello

 

 

 

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