U2: LA BAND NATA ANCOR PRIMA DI ESSERE IN GRADO DI SUONARE

Quando il 20 settembre del 1976 il giovanissimo Larry Mullen jr. affigge un avviso sulla bacheca della “Mount Temple school” di Dublino, cercando di formare una sua band, probabilmente non immagina che la sua diventerà una delle più grandi rock band degli ultimi 30 anni…

 

E’ così che ha inizio la storia degli U2, nati come gruppo post punk, ed evoluti in modi diversi nel corso della loro carriera.

La formazione originaria dei “Feedback” (questo fu il loro primo nome) comprende il carismatico e molto noto a scuola Adam Clayton, David Evans (ormai conosciuto come The edge) e suo fratello Dick, oltre ad un ragazzo noto a scuola per essere un tipo turbolento, un certo Paul Hewson che si farà chiamare Bono Vox.

Dopo qualche anno, in cui si sono resi noti al pubblico dublinese, iniziando ad esibirsi proprio alla “Mount Temple” ed in seguito nei locali della loro città, arrivano alla formazione definitiva, poiché Dick esce dalla band per unirsi ai Virgin Prunes, e cambiano il loro nome prima in “The Hype” e poi definitivamente in U2.

La svolta avviene quando, dopo aver vinto un concorso, vengono presentati a Paul Mc Guinness, ancora oggi manager del gruppo.

Dopo un piccolo EP che vende tantissimo, ma solo a Dublino, con conseguente tour nei locali londinesi, ottengono un contratto con la casa discografica “Island records” con la quale, nel 1980, incidono il loro primo album: “Boy”.

Da quell’album è una continua ascesa al successo, con la pubblicazione di “War” (da cui uscirà l’inno politico Sunday bloody Sunday), “The unforgettable fire” (tra le cui canzoni annovera quello che diventerà il  loro pezzo simbolo: la magnifica Pride scritta in onore di Martin Luther King) e “The Joshua tree” (da cui sono uscite una delle loro più note ballad With or without you, ed altre due pietre miliari della loro musica Where the streets have no name e I still haven’t found what I’m looking for) album considerato il capolavoro del gruppo.

In questi anni, dal  1983 al 1987, gli U2 diventano un fenomeno interplanetario, grazie anche alla manifestazione a scopo benefico “Live aid” un mega concerto con i migliori artisti dell’epoca fatto per raccogliere fondi per l’Etiopia. Durante questo evento, gli U2 fanno una performance memorabile, rompendo oltretutto tutti i protocolli di sicurezza (Bono per esempio si getta tra la folla) e facendoli entrare nell’Olimpo delle star.

L’ascesa ha una battuta d’arresto con la pubblicazione di “Rattle and Hum”, un album live registrato durante il “Joshua tree tour” in America, con l’aggiunta di alcune cover e pochi inediti (tra cui All I want is you e Desire ) a cui viene affiancato un film con interviste alla band e spezzoni dei live. Un album “Country\blues” che viene accolto come pretenzioso e che non ha un grande successo, capitato inoltre in un periodo in cui la band è in crisi per motivi di origine religiosa e vicina allo scioglimento.

 Dopo un periodo di riflessione, nel quale Bono dichiara “Questa è la fine di un ciclo per gli U2. Non è un addio, ma adesso dobbiamo sparire per un po’ e ricominciare a sognare tutto daccapo” gli U2 pubblicano, nel novembre del 1991, l’album del secondo tempo, “Achtung Baby!”. Considerato anche questo un capolavoro, l’album viene registrato a Berlino dove è da poco avvenuta la caduta del Muro.

Elettronico, un po’ dark, in esso traspare la claustrofobia della Berlino divisa e contemporaneamente la speranza della Berlino finalmente libera.

Tra le tracce, la splendida One, eletta, secondo un sondaggio condotto dalla VH1 (canale musicale satellitare degli Stati Uniti), la canzone britannica con il miglior testo di sempre.

Il periodo in cui gli U2 abbracciano l’elettronica (unita sempre al sound rock che li contraddistingue) continua e, dopo il memorabile “Zoo TV Tour”, nel quale fanno una spietata critica al linguaggio dei mezzi di comunicazione che negli anni Novanta stanno diventando sempre più diffusi, pubblicano “Zooropa” (da cui estrapolano il singolo Stay, colonna sonora del film di Wim Wenders “Far away, so close” seguito del famoso film “Il cielo sopra Berlino”) e “Pop” (da cui escono, tra gli altri, lo scanzonato singolo con tanto di videoclip alla “village people” Discotèque e Staring at the sun ).

Gli anni Novanta sono un periodo molto impegnativo per il gruppo, tra le varie collaborazioni spicca quella col “Maestro” Luciano Pavarotti, con il quale scrivono Miss Sarajevo e quella con lo scrittore Salman Rushdie con il quale scrivono The ground beneath her feet , colonna sonora di “The Million Dollar hotel” film di Wim Wenders la cui sceneggiatura è stata scritta da Bono.

Nel 1999 Bono entra a far parte del movimento Jubilee 2000, che ha come scopo principale della propria attività quello di sensibilizzare i governi occidentali affinché azzerino i debiti dei Paesi del terzo mondo e dando così la possibilità a questi ultimi di poter crescere economicamente. Il frontman girerà tutto il mondo per discutere con molti Capi di Stato e di governo , viene nominato per l’assegnazione del Nobel per la pace, e si trova ad incontrare Papa Giovanni Paolo II al Vaticano a cui avrà l’ardire di sussurrare: «Lei è un grande uomo dello spettacolo»  regalandogli un libro di poesie ed i suoi celebri occhiali da sole neri che il Pontefice incredibilmente indosserà. Il Papa a sua volta dona a Bono un grano di Rosario che tuttora indossa sempre.

Gli anni del Duemila si aprono con l’album “All that you can’t leave behind” (da cui escono, tra gli altri, Beautiful day e Walk on dedicata all’attivista ed oggi leader birmana Aung San Suu Kyi).

Il 10 ottobre, dopo alcuni dubbi per i gravi fatti accaduti l’11 settembre a New York, igli U2 decidono di riprendere il tour nuovamente negli USA ed in particolare nella Grande Mela, essendo così i primi ad avere il coraggio di tornare in America dopo gli attentati alle Torri Gemelle.

Anche in questi anni, la band avrà molto da fare: oltra al ruolo da attivista di Bono, scriveranno la colonna sonora per il film di Martin Scorsese “Gangs of New York”, The hands that built America e si esibiranno al Superbowl del 2002 .

Nel 2005, dopo aver pubblicato il secondo album del nuovo millennio: “How to dismantle an atomic bomb” (tra i cui singoli troviamo Sometimes you can’t make it on your own, dedicata al padre di Bono, scomparso da poco) la cui propaganda viene fatta organizzando un concerto a sorpresa sotto al Ponte di Brooklyn a New York, gli U2 vengono inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame.

Nello stesso anno, parte il “Vertigo tour” che segnerà diversi record di vendite e, il 2 luglio, la band partecipa eseguendo alcuni brani al “Live 8” evento benefico in diretta mondiale nelle nazioni appartenenti al G8 avendo anche l’onore di aprire lo show insieme a Sir Paul Mc Cartney esibendosi in Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band .

Il 2006 ed il 2007 vedono gli U2 impegnati prima, in un duetto con la band americana dei Green Day, con cui incideranno “The Saints are coming” i cui profitti verranno devoluti a favore delle vittime della terribile alluvione a New Orleans, dove si esibiranno anche live e poi, a Cannes, dove durante il festival del cinema presentano il loro film in tecnologia I-Max “U23D”.

Nel 2009 dopo la memorabile esibizione per l’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, esce il loro ultimo lavoro “No line on the orizon” (da cui escono, tra gli altri, i singoli Get on your boots e Magnificent)

Seguito da un tour vertiginoso, il 360° tour che tocca tutto il mondo.

Negli ultimi anni, gli U2 si sono esibiti più volte live in grandi eventi, tra cui Il 5 novembre 2009 davanti alla Porta di Brandeburgo a Berlino, nell’ambito degli “MTV Europe Music Awards” in occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino.

Si dice che la band sia in studio per registrare il prossimo album in uscita il 2013…sarà vero?

Ai posteri l’ardua sentenza…

 

                                                                                                                “ Puoi dire che una canzone

                                                                                                               È veramente grande quando,

                                                                                                                         dopo che l’hai sentita,

                                                                                                                   non riesci a parlare e devi

                                                                                                          e devi accostare l’auto per paura

                                                                                                                                  di schiantarti.”

                                                                                                                                                                                                     Bono Vox

                                                                                                                                                Claudia Tucci

 

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