UMANITA’ SOLIDALE

17-08-2013

Tra le tante dimostrazioni di bassezza cui può arrivare il comportamento umano, che ci vengono proposte quotidianamente dai canali di informazione, ogni tanto arriva una notizia di umana solidarietà, che ci scuote o ci commuove.

 

Nella tragedia degli immigrati che giungono sulle nostre coste, trasportati da imbarcazioni malridotte e insufficienti e “capitani” senza scrupoli, c’è tutto un sistema virtuoso che risponde alle richieste di aiuto. Come non pensare al gesto spontaneo dei bagnanti su quella spiaggia del siracusano dove ieri si è arenato un  veliero con 160 profughi, tra cui anche delle donne incinte. La catena umana che ha permesso ai disgraziati naviganti di raggiungere la riva ha sorpreso, facendo notizia. Ben vengano queste notizie che restituiscono dignità all’essere umano, fatto sì di egoismo e indifferenza, ma soprattutto di una naturale propensione alla solidarietà e alla salvaguardia della vita. Come non pensare, ancora, al comandante dei vigili di Reggio Calabria, Cosimo Fazio, stroncato da un infarto mentre era impegnato a coordinare i soccorsi per  recuperare gli occupanti del veliero giunto nel porto della città in cui da soli 10 giorni aveva preso servizio al comando della polizia urbana.

Ad illuminare la storia di tutti i giorni ci sono i piccoli gesti di altruismo che vengono da sé e ci sono le opere di chi dedica, da volontario, il proprio tempo e la propria vita ad aiutare il prossimo. Sarebbe, quindi, saggio essere meno pessimisti e più aperti ad accogliere quello che l’uomo può dare in modo spontaneo, cambiando la chiave di lettura della realtà che ci circonda, spesso offuscata dal male che inevitabilmente c’è e fa più rumore e continuando a provare ribrezzo per ciò che allontana l’uomo dalla sua natura.

                                                                                                            Eleonora Davide

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