UNITI PER LA BOHEME- Sinergia dei conservatori di Avellino e Benevento.

 

La musica è un’arte ma anche una risorsa, il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino e il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento hanno colto a pieno questo concetto …

In questo periodo di crisi e di incertezze, specialmente nel meridione, c’è bisogno di organizzazioni concrete dal punto di vista culturale, e perché no, economico. A tal proposito, le due istituzioni sopracitate, che incarnano il fulcro dell’attività artistica e culturale del Sannio e dell’Irpinia, hanno unito le forze per dar vita ad un progetto impegnativo.

I giovani (ed esperti) allievi dei due conservatori, il 16 novembre, si cimenteranno, sotto la direzione di Francesco Ivan Ciampa, nella rappresentazione della Bohème di Giacomo Puccini al Teatro Gesualdo di Avellino. L’organizzazione di un tale evento è tutt’altro che semplice, ma la passione degli organizzatori e degli esecutori va oltre i problemi logistici.

Nella conferenza stampa, tenutasi presso il Conservatorio avellinese, Achille Mottola, giornalista nonché Presidente emerito del Conservatorio di Benevento, spiega che il Conservatorio sannita nasce come sezione distaccata del “Cimarosa”, per divenire indipendente nel ’88. Quindi, questa sinergia tra i due conservatori rappresenta un evento storico e l’occasione di incontro di due territori; tuttavia, l’iniziativa può essere d’esempio per altre realtà culturali del nostro Paese, e Mottola insieme agli altri relatori della conferenza, augura che sia soltanto l’inizio di una nuova tendenza sociale. Il giornalista, inoltre, loda l’impegno del direttore del Conservatorio beneventano, Maria Gabriella Della Sala, che è stata una delle figure chiave della vicenda.

Ricordiamo che Gabriella Della Sala era studentesse nel “Cimarosa” insieme ad attuali colleghi, tra cui Carmine Santaniello, ora direttore del Conservatorio di Avellino, presente anch’esso alla conferenza di stamane.

Il Presidente del Conservatorio di Benevento, Caterina Meglio, evidenzia, nel suo intervento, che da parte delle due istituzioni musicali è stato fatto un passo indietro a favore di una collaborazione forte ed efficace. Spiega, poi, che questa è l’occasione migliore per avvicinare la musica alla gente.

In quest’ottica, è importante ricordare che molti comuni stanno dando il loro contributo, ma uno più di tutti merita elogi, ossia, Campolattaro (BN). Questo paese ha messo a disposizione il centro storico, da poco restaurato, come “albergo” per gli artisti e la piazza come sala per le prove generali; tutto a vantaggio dell’economia locale e del benessere dei cittadini del paese. Questo è un esempio di come la cultura sia vitale per la società di oggi.

L’intervento di Maria Gabriella Della Sala verte sull’importanza che un tale evento ha sulle vite dei giovani impegnati nel progetto; infatti, questi studenti quando si esibiscono mettono in gioco tutta una vita di studi e sacrifici, ed è per questo che l’opinione pubblica deve avere in grande considerazione il loro lavoro. In più, bisogna considerare, che questi giovani avranno in futuro la Bohème nel curriculum, è una cosa simile è importantissima in un mercato del lavoro spietato come quello attuale.

Il Direttore del “Cimarosa”, Carmine Santaniello, mette in evidenza l’impegno del dipartimento di nuove tecnologie del conservatorio, che si è adoperato anche in passato nella produzione lirica, questo è un lavoro importante sia per la realizzazione degli eventi che per le registrazioni digitali delle performance. Inoltre, il direttore, spera che in futuro si possa avviare una concreta collaborazione con il Teatro Gesualdo di Avellino, affinché il Teatro rappresenti per il Conservatorio un partner e non soltanto un luogo di esibizione.

Antonio Di Palma, vicedirettore, alla fine della conferenza stampa, afferma: “vedo tra noi Puccini… che avrebbe detto ‘continuate così'”.

Il costo del biglietto è di dieci euro, ma lo spettacolo vale molto di più, in virtù dell’opera in se e della passione con cui è stata realizzata …

Flavio Uccello