Un Paese Perfetto di Giancarlo Dell’Angelo. La recensione

È il nuovo lavoro di Giancarlo dell’Angelo che ritorna sulla scena dell’editoria con un romanzo giallo, dopo La strada laterale e Anche le farfalle parlano.

Il titolo “Un Paese Perfetto” lascia molto spazio all’interpretazione del lettore, il quale, dopo aver letto diverse pagine, scopre che il nome è Morigerato, da non confondere con il comune della provincia di Salerno, che si chiama Morigerati. Quindi dal titolo e dal nome del paese si deduce che la trama si svolge in un luogo ideale e tanto agognato da chi vuole vivere una vita tranquilla.

Infatti l’autore ce lo descrive come un paese tranquillo, di quattromila anime, interessante nella sua originalità, per come i cittadini e gli amministratori hanno pensato di organizzarlo per farlo diventare un probabile vincitore al concorso denominato “Premio della legalità 2009”: vie geometriche, ognuna delle quali ha case e palazzi che rispettano una uniformità di colore.

E proprio in funzione di questo obiettivo la vita si svolge rispettando normative e particolari decisioni in uno scorrere del tempo lento e sornione.

E in questo contesto svolge il suo servizio presso la locale Stazione dei Carabinieri il vicebrigadiere Paolo Attignani, che aveva sempre espletato il lavoro dimostrando coraggio, dedizione.

Non si riscontra nella lettura una descrizione dei tratti fisici, ma si può immaginare una persona di bell’aspetto; dal suo agire e dal suo comportamento una persona ineccepibile dal punto di vista umano perché diligente nel rispetto dei valori etici e di una condotta seria e decorosa.

Della sua vita privata sapremo poco, ma la sua relazione sentimentale con la farmacista del paese permette anche allo scrittore di trovare l’opportunità di trattare dell’amore, e poi anche dell’amicizia, dei rapporti umani e sociali delle persone.

Relativamente alla sua professione lo vedremo impegnato nel suo ruolo, a svolgere le mansioni e le necessità per garantire la sicurezza dei cittadini.

Come investigatore è attento, di intuito acuto e sottile; riesce a elaborare profonde riflessioni e a ricostruire, con piccoli indizi, quella che è stata la scena reale del crimine, alla quale non si perviene facilmente.

In questo è da sottolineare l’abilità dell’autore che, avviandosi a trattare il genere del giallo, ha organizzato una trama complessa, non tanto per intrecci intricati e intriganti, quanto per aver suggellato un connubio simbiotico tra sentimento e realtà.

Tutto il saliente della storia si svolge in pochi giorni, ma la narrazione viene arricchita da analessi che diventano importanti per capire e spiegare il presente dei fatti narrati.

La prosa si arricchisce di descrizioni puntuali e dettagliate, nelle quali similitudini e metafore completano lo stile dello scrittore, caratterizzata da una dinamicità perché ricca di dialoghi. L’uso del linguaggio è vario e variegato e va dal comune a un di tono più elevato.

Non passa inosservata una leggera e sottile ironia, che l’autore utilizza per arricchire e colorare l’esposizione, inserendo nella trama personaggi che sembrano non avere nulla a che fare con la vicenda, ma per la loro originalità, che talvolta rasenta la comicità, ti accorgi leggendo che sono un rafforzamento, un input, una nota necessaria.

Oltre al protagonista Paolo Attignani, diventa protagonista l’acqua, che nella vicenda è presente in varie forme: il mare, la fontana, lo zampillo, la goccia… Diventa l’elemento imprescindibile che conduce il Vicebrigadiere a percorsi logici per ricostruire un disegno di ciò che era avvenuto nella realtà.

Ci sono personaggi che ruotano intorno ai protagonisti come satelliti, ma sono essenziali nella tessitura della trama, perché anche il loro ruolo secondario diventa stimolo ad azioni e cambiamenti di scena.

È un giallo, ma l’incedere della narrazione è pacato e scandito dal ritmo di un tempo normale in cui le azioni dei personaggi fanno parte, almeno all’apparenza, della quotidianità di sempre.

Il romanzo di Giancarlo Dell’Angelo “Un Paese Perfetto” offre una lettura ricca e articolata nel contenuto, fluida nella prosa, che comunica il piacere e l’interesse di chi vuole evadere trascorrendo un gradevole relax.

©Riproduzione riservata

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About Giovanna della Bella

Già insegnante di Lettere, è appassionata di libri e promotrice culturale. Si dedica ai servizi di Editing e correzione per gli autori, curando la nascita di nuovi libri; pubblica critiche e recensioni letterarie. Collabora come docente con l'Università Irpina del Tempo Libero.