CENTRODESTRA UFFICIALIZZA ALLEANZA A 4, MA TAJANI NON SARA’ IL PREMIER DESIGNATO
Si è concluso con una collettiva consapevolezza il vertice a 4 di Arcore: il centrodestra correrà unito alle elezioni politiche del 4 Marzo 2018. Ad annunciarlo sono gli stessi protagonisti del “patto” siglato e blindato quest’oggi presso la residenza dell’ex Premier Berlusconi: con un comunicato stampa congiunto, il Cavaliere, Il leader della Lega Matteo Salvini e il numero 1 di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, hanno confermato di aver stilato un nuovo programma elettorale incentrato su molti dei punti da tempo sostenuti e condivisi da tutti i componenti della coalizione. A completare lo scacchiere del centrodestra sarà il cosiddetto “Quarto polo“, composto dai moderati di centrodestra (Fitto e Mastella su tutti).
TAJANI DICE “NO”: EMERGONO PUNTI D DISCORDIA CON IL PROGRAMMA ELETTORALE – A poche ore dall’annuncio dei 3 leader dell’alleanza, arriva anche l’importante presa di non-posizione da parte di Antonio Tajani, Presidente dell’Europarlamento e potenziale candidato alla carica di Presidente del Consiglio. Tajani ha spiegato di non essere interessato a ricoprire il ruolo di eventuale premier in caso di vittoria del centrodestra, liquidando di fatto quella che era un’ipotesi emersa più di una volta nelle scorse settimane. “Sto benissimo dove sto” ha spiegato ai microfoni di Sky Tg 24, confermando dunque la sensazione di incompatibilità con il programma elettorale diffuso oggi da Arcore.
“Meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dall’Europa” si legge infatti nella nota congiunta diramata nel pomeriggio dai leader del centrodestra. Proprio quest’ultimo punto rappresenterebbe un autentico muro nei rapporti politici con il Presidente dell’Europarlamento, che in quanto tale si troverebbe a non poter condividere il messaggio anti-europeista lanciato quest’oggi e ripreso più di una volta da Salvini in campagna elettorale. Il leader della Lega, dal canto suo, ha vinto la battaglia per cui si batteva da tempo: nel programma del centrodestra è stata inserita la cancellazione della tanto agognata Legge Fornero.
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