Cyrano: Joe Wright e Peter Dinklage glorificano la celebre commedia di Rostand

Il regista Joe Wright ha sempre mostrato la propria attenzione per i classici e in generale per i grandi racconti dal respiro popolare: basti pensare al suo esordio nel 2005 con l’intensa trasposizione di Jane Austen. L’opera su Cyrano nasce da una trasposizione operata sul musical di Erica Schmidt, basato sull’opera teatrale di Edmond Rostand, con protagonisti Peter Dinklage e Haley Bennett. Wright è noto per la sua capacità di costruire le proprie pellicole caricandole di un’energia e di un dinamismo fortemente moderni. Il Cyrano di Wright è stato girato in Sicilia durante il periodo di lockdown per il Covid ed è l’ultima rivisitazione, in ordine di tempo, della celebre opera in versi scritta nel 1897 da Edmond Rostand.
I due esempi più famosi, prima del Cyrano di Wright, restano il Cyrano de Bergerac del 1950 con José Ferrer e quello del 1990 diretto da Jean-Paul Rappeneau e interpretato da Gérard Depardieu. Rispetto al testo originale la versione di Wright presenta alcune innovazioni, prima fra tutte: la trasformazione in musical, con l’apporto di musiche e canzoni composte da i gemelli Aaron e Bryce Dessner, con la collaborazione di Matt Berninger e Carin. Un’altra innovazione, che rompe con la tradizione del classico Cyrano, corrisponde alla scelta di far sparire il ‘nasone’ del protagonista, elemento-fondativo della sua iconografia, per trasferire la barriera fisica ed emotiva del protagonista ad una diversa statura e corporatura. Nel film corpo e anima di Cyrano de Bergerac sono impersonificate da Peter Dinklage, celebre per la sua partecipazione alla fortuna serie tv ‘Il trono di spade’, che qui riesce a strutturare e mettere in scena il miglior ruolo della sua carriera sul grande schermo. Peter Dinklage riesce ad essere uno dei Cyrano più toccanti di sempre, magnifico nel sottolinearne il suo orgoglio e potente nel trasmettere il senso di inadeguatezza per il sentimento ardente, ma non corrisposto, che nutre nei confronti di Roxanne.
Quella di Cyrano e Roxanne è la storia d’amore per eccellenza. Un amore avvolgente e passionale, che Cyrano sceglie di far bruciare e spegnere solo nel proprio animo. Una storia che il regista non si accontenta semplicemente di raccontare ma che sceglie di analizzare anche attraverso l’uso di inquadrature sofisticate, volte a scrutare i dettagli emotivi, mobili e plastici dei personaggi. Wright, inoltre, ha prodotto la pellicola unendo una vasta gamma di colori, tonalità e illuminazioni a tecniche di regia innovative, avvalendosi anche di scenografie sfarzose e barocche.
I personaggi di Wright restano spontanei, veri e multidimensionali durante tutta la durata del film. L’opera è da vedere non solo per riconoscere il portato culturale e simbolico che ha ancora la storia di Cyrano ma anche perché Wright riesce a strutturarla in maniera estremamente moderna, riproponendo la complessa struttura dei sentimenti umani attraverso una lettura contemporanea dell’opera. La pellicola glorifica e porta più vicino allo spettatore la storia di Cyrano, rendendola attutale, necessaria, teneramente vicina a chiunque abbia sperimentato la paura, l’amore e la perdita. Cyrano inoltre ricorda il sentimento che passa attraverso la parola scritta, attraverso l’amore che si dischiude nelle lettere di Cyrano e che, nelle sue diverse espressioni, sa farsi portavoce dell’amore che per essere tale deve essere disposto a superare ogni barriera socialmente e culturalmente costruita.
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