‘Don’t Look Up’. La satira iperreale di Adam McKay

Don’t Look Up è il nuovo film di Adam McKay ed è disponibile su Netflix. La storia ruota attorno alla scoperta di una cometa che punta verso la Terra. Tale meteorite è leggermente più grande di quella che ha spazzato via i dinosauri, e secondo la dottoranda Kate Diabiasky (Jennifer Lawrence), e il suo professore, il Dr. Randall Mindy (Leonardo Dicaprio), questa colpirà il pianeta terra in circa sei mesi causando l’estinzione della specie umana.

McKay, grazie alla presenza di un cast forte, riesce a dipingere una situazione tragica che in maniera magistrale svela quanto le reazioni delle istituzioni e dell’opinione pubblica, siano condannate ad un tempo a cadere nei tranelli della cattiva informazione e della distrazione.

Il mondo, praticamente, finirà con un meme e molta più preoccupazione per la vita privata della pop star che ha rotto con la sua fiamma che per la nostra sopravvivenza sulla terra.

Il film ci fa pensare al mondo che sta fuori la nostra porta. A tal proposito basti pensare alla rappresentazione della presidentessa degli Stati Uniti d’America, Orlean, interpretata da Meryl Streep – una sorta di mix tra Hillary Clinton, Donald Trump e un pizzico di Miranda Priestly- la quale resta impegnata a occuparsi di gestire l’affaire cometa solo in relazione a come l’annuncio catastrofico influenzerà il loro partito durante le elezioni. Poi, quando uno scandalo minaccia la sua posizione politica, la sua amministrazione sfrutta l’evento solo per offrire uno spettacolo patriottico acchiappa-voti.

La stessa presidentessa coinvolge anche Mark Rylance – un personaggio ibrido tra Elon Musk e Jeff Bezos- miliardario della Silicon Valley, che si offre di risolvere il problema portando la cometa sulla terra al fine di sfruttarne le risorse.

Il perno narrativo di Mckay è lontano dalle vuote risate e non è il lamento del comico che chiede di essere preso sul serio – è piuttosto qualcosa che offre di trasformare l’irriverenza in un’arma utile a vincere in un gioco più grande rispetto alla risata di massa.

Don’t Look Up è un film penetrante, che si lascia guardare. È un film catastrofico in più di un senso, da vedere, anche solo per come è stata ben trattata la questione dell’abuso dei social media e delle fake news.

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About Marianna Spaccaforno

Laureata in Scienze Filosofiche presso L’Università di Napoli “Federico II”. Ha conseguito un Master in studi Politici e di Genere presso l’Università di Roma “Roma Tre”. La sua formazione e le ricerche svolte in ambito accademico, l’hanno portata a interessarsi a tematiche connesse alla tutela dei diritti umani e ambientali. E’ impegnata in diversi progetti che si occupano di tutelare le soggettività marginalizzate. Lettrice appassionata, si definisce creativa e curiosa.