Ibrahimovic: lo Sheffield Fc scrive allo svedese: “vieni da noi, conta più il gioco che il denaro”

Zlatan Ibrahimovic ha deciso di lasciare il Psg dopo 4 anni di vittorie e trofei, per provare una nuova esperienza lontana dal campionato francese. Il fuoriclasse svedese si è liberato a parametro zero dal club francese e rappresenta una ghiotta opportunità per qualsiasi grande club nonostante lo stipendio elevato. Salvo clamorosi colpi di scena, il Manchester United dovrebbe essere il prossimo club di Ibra, a maggior ragione dopo l’arrivo di Josè Mourinho sulla panchina dei Red Devils. Tuttavia nel calciomercato la sorpresa è sempre dietro l’angolo e così un’altra squadra d’Oltre Manica ha tentato di convincere Ibrahimovic ad indossare la propria maglia: lo Sheffield Fc, club fondato nel 1857 ed ovviamente il più antico nella storia del calcio che attualmente milita nell’ottava divisione inglese.

Lo Sheffield Fc ha scritto sul proprio profilo Facebook una lettera indirizzata a Zlatan Ibrahimovic:”Caro Zlatan, nel caso tu stia cercando una nuova sfida, siamo lieti di discutere con te per un contratto in vista della prossima stagione. Non ti possiamo offrire grossi ingaggi, ma la possibilità del gioco vero. Potrebbe essere la cosa migliore per te per diventare non solamente una leggenda ma un vero e proprio patrimonio del calcio. Conta di più il gioco rispetto al denaro ed alla fama. Cordialmente, #sheffieldfirst“.

Per ora l’invito non ha avuto alcuna risposta dallo svedese e probabilmente cadrà nel vuoto ma il suo agente Mino Raiola in una recente intervista ha dichiarato: “Il futuro di Ibra è incerto,non capisco perché tutti insistano con lo United. Alla fine vedrete che resterete tutti sorpresi”; magari agli abitanti e ai tifosi dello Sheffield piace pensare che questa sorpresa possa essere proprio l’ultracentenario club inglese, infondo nella lettera social rivolta ad Ibra sono stati  evidenziati i valori essenziali dello sport ovvero il gioco prima di tutto, anche del denaro perchè nell’ottava lega inglese il calciatore gioca per amore del gioco senza guadagnare milioni così come nel 1857.