La “ferma opposizione” di Forza Italia come premabolo di una nuova stagione politica del centrodestra

Ferma opposizione al governo gialloverde. E’ questa la linea – ferma e dichiarata – di Forza Italia. Ce lo ha detto apertamente il caso Foa, ultimo in ordine di tempo ma non di importanza. I voti contrari di FI in commissione hanno chiuso le porte in faccia al candidato di Salvini e Di Maio, generando una situazione di sostanziale stallo che culminerà con la mancata nomina di un Presidente Rai.

Le puntate della telenovela, però, non si fermano a Saxa Rubra. Nuovo teatro di battaglia è l’Abruzzo, dove solo poche ore fa i vertici della Lega hanno dichiarato di voler correre da soli alle regionali, rinunciando dunque all’appoggio di quello che – in molte regioni centrosettentrionali – è il principale alleato di governo locale. Una mossa non casuale, per lo meno sotto il profilo della tempistica: man mano che la frattura tra Berlusconi e Salvini va acuendosi, i rapporti tra i due partiti cominciano a deteriorsi.

La differenza tra le strategie, con ogni probabilità, è la chiave di volta di tutta la querelle. La Lega ha le idee ben chiare, Forza Italia – forse – no. La Lega sa che il suo numero 1 punta, in un futuro prossimo, a non dipendere più dall’alleanza con Di Maio e di conseguenza diventare lìder maximo di un partito in forte crescita. Forza Italia non sa quale saranno gli scenari futuri, ma punta sul ruolo fondamentale di Antonio Tajani per completare una metamorfosi che porti il partito ad essere il principale riferimento del PPE in Italia. Il Presidente dell’Europarlamento, stimato e rispettato in primis dal Cavaliere, potrebbe essere il candidato principale alla futura leadership: se proprio dovrà passare la mano, Berlusconi preferirà affidare la guida dello shuttle ad un fedelissimo.

Prescindendo dal gioco dei nomi, ciò che maggiormente interessa è la nuova sfida che il centrodestra si prepara ad affrontare. La ferma opposizione di Forza Italia non è fine a sé stessa. E’ piuttosto un preambolo, un sipario che si apre sulla nuova stagione politica che il centrodestra deve e intende aprire per recuperare consensi e identità.

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About Angelo Damiano

Angelo Damiano, giornalista classe 1992. Avellinese e Napoletano di origine, meridionale per vocazione. Da anni collabora con varie testate (soprattutto online), spaziando dallo sport alla politica passando per la cronaca. Si è appassionato alla politica negli anni del liceo e continua a seguirla con occhio quasi sempre imparziale. Pregi: amante di football manager. Difetti: ossessivamente amante di football manager. Per contatti angelodamiano92@gmail.com