NAPOLI, L’OMBRA DEL RACKET SUGLI SPARI CONTRO “POPPELLA” ALLA SANITA’

Attimi di terrore nel Rione Sanità, cuore pulsante del centro storico di Napoli, dove in mattinata due giovani in sella ad uno scooter hanno esploso quattro colpi di pistola calibro 9×21 contro le vetrine della famosa pasticceria “Poppella”.

L’evento, consumatosi a pochi metri dall’ingresso di una scuola in cui centinaia di bambini si apprestavano ad entrare, ha destato grande sconcerto e paura nel titolare Ciro Scognamiglio. Il quarantaduenne ha infatti dichiarato di non aver mai ricevuto minacce estorsive in precedenza, ragion per cui i colpi esplosi in mattinata rappresenterebbero un fatto fuori dall’ordinario anche in una zona in cui episodi di matrice camorristica si susseguono con costanza negli ultimi periodi.

Secondo gli inquirenti, però, sarebbe da escludere l’ipotesi della “stesa”, tradizionale scorribanda camorristica realizzata da giovani che in sella agli scooter sparano all’impazzata – ad altezza uomo – al fine di intimorire gli abitanti dei quartieri e demarcare le linee di confine tra le varie zone d’influenza.

Ma il controllo del territorio, in questo caso, potrebbe non essere la causa dell’agguato. Il movente della sparatoria sarebbe, secondo quanto sostengono gli investigatori, la richiesta estorsiva avanzata dai clan operanti nella zona ai danni della pasticceria Poppella.

Al momento degli spari l’esercizio era già aperto, ma nessun cliente era al suo interno e gli operatori del negozio erano impegnati in laboratorio.

POPPELLA, UN’ECCELLENZA NEL CUORE DI NAPOLI – Prima di finire sulle pagine di cronaca nera a causa dell’agguato di questa mattina, la pasticceria Poppella ha riempito le pagine dei giornali grazie all’inarrestabile successo delle sue produzioni. Tra queste spicca il richiestissimo “Fiocco di neve”, brioche alla panna montata ideata dal titolare Scognamiglio (artista della terza generazione dei pasticcieri Poppella”) che attira centinaia di clienti ogni giorno.

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