POLITICA NAPOLI: PERCHE’ LA QUESTIONE BAGNOLI VA LETTA TRA LE RIGHE

Governo e città Metropolitana hanno finalmente raggiunto un accordo sullo spigoloso “affaire Bagnoli“, la questione che ha segnato un probabile punto di non ritorno nei rapporti istituzionali tra il Comune di Napoli e la Presidenza del Consiglio. In conferenza stampa il ministro De Vincenti ha spiegato che “Sono conclusi i lavori dell’Arenile Nord“, mentre le attività destinate alla rimozione dell’amianto hanno già preso il via.

Il vero punto di svolta, però, è il riavvicinamento che il Ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno del Governo Gentiloni ha compiuto (o tentato di compiere) nei confronti del primo cittadino del capoluogo campano. “Dal comune ci sono stati numerosi apprezzamenti nei confronti delle attività svolte – ha spiegato – e ci sono tantissime convergenze tra il progetto della cabina di regia e quello del Comune“.

Un riavvicinamento formale, forse, ma di sicuro non definitivo, a giudicare dalla reazione di de Magistris e dal costante riferimento a quella “cabina di regia” che tanto aveva fatto sbottare l’ex pm ora a capo della città Metropolitana.

Bagnoli quartiere Napoli

Veduta panoramica di Bagnoli

Complessivamente siamo molto soddisfatti dell’incontro di oggi – ha confessato de Magistris a margine della riunione con le delegazioni di Regione e Governo – è la dimostrazione che in questo tavolo si decide la Bagnoli di domani”. Ma poco dopo riaffiorano i vecchi screzi: “E’ stato un importante momento di confronto, ma resta la divergenza sulla cabina di regia“.

COS’E’ LA CABINA DI REGIA? – Andiamo per gradi. Basta un clic sul sito di Invitalia – Agenzia Nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa – per trovare una definizione abbastanza esaustiva di quel pomo della discordia che ad oggi rappresenta la cabina di regia. “La Cabina di Regia, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è l’organismo che si riunisce periodicamente per portare avanti il programma di risanamento ambientale e rilancio produttivo di Bagnoli. Presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, è composta dal Commissario straordinario, Salvo Nastasi, dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Infrastrutture, Regione Campania e Comune di Napoli. Agli incontri possono partecipare anche Invitalia e altri organismi pubblici o privati. Insediatasi a Palazzo Chigi il 1° dicembre 2015, la Cabina di Regia ha programmato un serie di riunioni fino al 31 marzo 2016, quando verrà presentato il Programma di bonifica e riqualificazione”.

IL “NO” DI DE MAGISTRIS – Il Ministro rinnova l’invito fatto al Sindaco a partecipare al tavolo di lavoro, ma la posizione del magistrato napoletano non cambia. Tante sono le ragioni che spingono de Magistris verso il “no“.Quasi tutte sono state esposte in un’intervista rilasciata a Radio kiss kiss, risalente al periodo antecedente alle dimissioni di Renzi (a conferma del fatto che si tratti di un disaccordo dal non recente sviluppo).

E’ un esproprio della città, una violazione della Costituzione” – tuonava il numero 1 del capoluogo campano, aggiungendo che alcuni dei rappresentanti del comune si sarebbero accorti di una serie di incongruenze nel momento in cui venivano redatti i verbali. “Leggendoli sembrava che si fosse parlato approfonditamente di un piano di Bagnoli – spiegava – ma a noi non risulta“.

Ministro De Vincenti

Il Ministro Claudio De Vincenti

Rappresentiamo un fastidio per chi ha già deciso in una piccola stanza del potere romano, espropriando le democrazia delle nostra città. – continuava il Sindaco – ma noi vogliamo decidere secondo costituzione”. In maniera particolarmente lucida de Magistris aggiungeva che un punto d’accordo con il governo sarebbe stato necessario, ma evitando di lasciare Bagnoli nelle mani del commissario.

Appare dunque evidente che il riavvicinamento di ieri vada letto tra le righe, senza inquadrare necessariamente due blocchi contrapposti, ma con la consapevolezza che una visione comune tra Stato, Regione e Comune per il recupero ed il rilancio di Bagnoli non sia ancora stata raggiunta.

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About Angelo Damiano

Angelo Damiano, giornalista classe 1992. Avellinese e Napoletano di origine, meridionale per vocazione. Da anni collabora con varie testate (soprattutto online), spaziando dallo sport alla politica passando per la cronaca. Si è appassionato alla politica negli anni del liceo e continua a seguirla con occhio quasi sempre imparziale. Pregi: amante di football manager. Difetti: ossessivamente amante di football manager. Per contatti angelodamiano92@gmail.com

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