RENZI ATTACCA DE MAGISTRIS PER IL CASO SALVINI: “STA CON I VIOLENTI”

“Quando un Sindaco, in una delle città più belle del mondo, si schiera dalla parte di quelli che cercano di sfasciare tutto per non far parlare qualcuno..è allucinante, non è da Partito Democratico“. E’ stato categorico Matteo Renzi, direttamente dal palco del Lingotto di Torino. Non ammette scusanti per il comportamento di Luigi de Magistris, accusato di aver preso le difese dei facinorosi che hanno messo a ferro e fuoco Fuorigrotta prima, durante e dopo il comizio tenuto da Matteo Salvini alla Mostra d’Oltremare.

Renzi attacca de Magistris perché, al netto di scintille passate e ferite mai sanate, l’atteggiamento del primo cittadino del capoluogo campano non ammette alcuna giustificazione. “Non si sfascia Napoli per un principio ideologico allucinante“, ha gridato l’ex premier dal palco torinese del Lingotto, mentre nell’altra parte del paese centinaia di manifestanti inferociti e fuori controllo tentavano di radere al suolo un intero quartiere del napoletano.

Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Partito Democratico

“Il valore della legalità non é un valore di parte, ma di tutti” ha scandito a chiare lettere il candidato alla segreteria Pd riferendosi alle posizioni prese da de Magistris, che dal canto suo ha invece parlato di responsabilità da attribuire allo stesso Salvini, colpevole di aver alzato i toni.

Ma al termine della bagarre che da almeno tre giorni riempie le pagine dei giornali nazionali, l’unico ad uscire con le ossa rotta sembra essere proprio l’ex magistrato ora a capo della giunta comunale partenopea. Vani sono stati i tentativi dei facinorosi di intralciare il convegno Salviniano della Mostra d’Oltremare; significative, invece, le accuse lanciate da Renzi all’uomo che con il governo Pd ha firmato il proficuo “Patto per Napoli“. Resta da definire la bontà della “trasferta” voluta da un Matteo Salvini in piena campagna elettorale: saranno le urne ad emanare giudizi e rispondere a quest’ultimo quesito, ma le stime dicono che le simpatie verso il leader del Carroccio aumentano anche al Sud.

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