Sfide e scadenze del nuovo esecutivo: all’Italia serve un Governo il prima possibile

Al Paese serve un governo. A quasi un mese dalle elezioni politiche nessuno scenario ha seriamente cominciato a concretizzarsi, e la composizione di un esecutivo stabile sembra essere impresa assai ardita dopo un risultato tutt’altro che definitivo. Ma continuare a spazzare la palla in tribuna ormai non ha più senso, perchè scadenze ed eventi ci lasciano intendere che il prossimo esecutivo avrà un bel po’ di lavoro arretrato da smaltire, qualunque sia il suo colore.

Partiamo dal DEF, il Documento di Economia e Finanza che avrà l’arduo compito di programmare politiche economiche per il prossimo triennio. L’approvazione di quello che possiamo considerare di fatto lo strumento principale nell’ambito economico sarà presumibilmente uno dei primi atti del prossimo esecutivo.

Non meno importante la spigolosa questione della politica estera e dei rapporti internazionali, scossi di recente dal caso Skripal e dall’espulsione di due diplomatici russi dal Paese. Una mossa, questa, che ha destato particolari perplessità negli esponenti del centrodestra. “Inaccettabile che un Governo dimissionario decida di espellere due funzionari dell’ambasciata russa” ha scritto Giorgia Meloni sulla sua pagina facebook; dello stesso avviso Matteo Salvini, che ha parlato di “Isolazione della Russia” non funzionale alla risoluzione dei problemi.

Ma nonostante l’assenza momentanea di indirizzo politico, l’iter non sembra accorciarsi: soltanto dopo Pasqua cominceranno le consultazioni per la composizione del Governo (verosimilmente a partire da Martedì 3 Aprile), e con ogni probabilità nella seconda metà della prima settimana di Aprile l’Italia avrà un nuovo esecutivo.

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