TUTTI IN GROTTA SENZA BARRIERE CON “DIVERSAMENTE SPELEO”
Domenica 21 maggio alle grotte di Pertosa-Auletta (Sa) una giornata dedicata all’accessibilità del mondo ipogeo da parte di tutti. Intervista allo speleologo Antonio Cipolletta.
Il Gruppo Speleologico della sezione di Salerno del Club Alpino Italiano si è reso promotore della manifestazione che per la prima volta, tra le altre località in Italia, si svolgerà in Campania, nella Provincia di Salerno. L’evento patrocinato dalla sezione di Salerno del Club Alpino Italiano, dalla Federazione Speleologica Campana, dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, dal Parco nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni, dall’associazione di P.C. Il Punto di Baronissi e dai comuni di Pertosa e Auletta è stato reso possibile soprattutto grazie alla partnership instaurata con la Fondazione MIdA e all’entusiasmo con il quale il suo presidente D’Orilia ha accolto l’iniziativa mettendo a disposizione uno dei siti tra i più belli suggestivi del mondo ipogeo.
La manifestazione denominata “Diversamente Speleo” è nata grazie all’incontro tra uno speleologo di Forlì e due fratelli gemelli, disabili, incuriositi e attratti dalla sua passione per la speleologia. Lo Speleo club di Forlì così, nel 2011, organizzò con loro delle uscite presso la grotta Tanaccia a Brisighella dando, per la prima volta, inizio a questo evento di solidarietà che si ripete ogni anno con numerose adesioni.
Diversamente speleo si propone di abbattere, almeno per un giorno, ogni barriera fisica ed ogni pregiudizio e unire alla solidarietà verso le persone meno fortunate la passione per la speleologia e la conoscenza dell’ambiente ipogeo.
In numerosi hanno aderito all’invito che vedrà la partecipazione di numerose associazioni ed oltre 100 volontari dei vari gruppi speleologici della Campania del C.A.I. di Salerno, Napoli e Avellino; del Gruppo speleologico Natura Esplora di Summonte; del Gruppo Speleologico Vallo di Diano dell’Associazione Speleologi Molisani e dei gruppi di Protezione Civile dell’associazione Il Punto di Baronissi; del GOPI di Caggiano; della Croce Azzurra di Siano e dell’associazione Dedalo di Giffoni Vallepiana. Tutti coordinati dal gruppo speleo di Salerno e dalla referente dell’iniziativa Raffaella D’Angelo.
L’appuntamento è previsto per le ore 9,00 nel piazzale antistante le grotte Pertosa –Auletta site in località Muraglione a Pertosa, presso il punto informazioni allestito per l’occasione. La giornata oltre all’escursione in grotta prevede anche la visita al Museo del suolo durante la quale i partecipanti potranno fare un esperienza sensoriale all’interno della scatola nera dell’ecosistema e vivere il racconto sui processi di formazione dei suoli, sui loro rapporti con i vari ecosistemi, le comunità viventi e i paesaggi.
Ciascun partecipante sarà accompagnato in questa avventura da uno o più speleologi e volontari a seconda del suo grado di disabilità e delle sue difficoltà. La giornata si concluderà con un pranzo conviviale, anch’esso reso possibile dai numerosi sponsor che hanno, generosamente accolto l’invito all’insegna dell’armonia e della gioia.
Abbiamo posto alcune domande a uno speleologo del Gruppo del Cai di Salerno, Antonio Cipolletta riguardo all’iniziativa.
Come nasce la passione per la speleologia?
Per me è nata dal caso e dall’amore per la natura. Avevo sempre dedicato il mio tempo libero alle escursioni in provincia di Salerno, ma cercavo un gruppo con cui condividere la mia passione. Casualmente, appunto, mi ritrovai nella Grotta dello Scalandrone a Giffoni Valle Piana con il CAI di Salerno e lì nacque la mia voglia di esplorare.
Quale importanza ha il lavoro di gruppo in questo sport?
Importantissimo, bisogna essere ben coordinati per scendere in un pozzo o per arrampicarsi in una parete al buio, bisogna fidarsi l’uno dell’altro. E poi gli speleologi sono sempre un po’ “pazzi” secondo me, sono informali, amano la scoperta e la buona compagnia e io ho trovato un gruppo bellissimo. Questo è il motivo per cui non solo ho scelto di fare parte del Gruppo Speleo della sezione del Cai di Salerno, il cui referente è Francesco Montefusco, direttore tecnico Raffaele Basile e vice responsabile tecnico Vincenzo Sessa, ma anche di impegnarmi nelle loro diverse iniziative sociali. Con loro mi sento in famiglia e, quando il tempo me lo concede, partecipo alle escursioni in grotta con vero piacere.
La manifestazione Diversamente Speleo, che apre le porte di questo magnifico mondo anche ai disabili, ha un significato che va al di là della giornata e dell’occasione, vero?
Certo l’iniziativa, oltre a far conoscere questo lato della natura più nascosto, vuole incentivare la creazione di percorsi accessibili a tutti all’interno delle grotte oggi visitabili. La fondazione MIdA che gestisce le grotte di Pertosa-Auletta è avanti in questo discorso e ha già realizzato molto in questo complesso ipogeo per facilitarne l’esplorazione a tutti. La disponibilità degli enti preposti alla gestione nei confronti di Diversamente Speleo è stata assoluta. Inoltre, grazie all’autofinanziamento dei soci e all’aiuto di alcuni sponsor l’iniziativa, è gratuita per i disabili così come il pranzo che sarà una ulteriore occasione di condivisione. Il Cai d’altra parte è sempre stato attento all’inclusione coinvolgendo anche i più giovani cui sono dedicate le sezioni Junior dedicate all’alpinismo giovanile. Anche i bambini in questo modo crescono imparando il rispetto per la natura e il grande valore del gruppo. Anche la partecipazione a manifestazioni ci hanno visti partecipi con la calata in corda di una speleologa che dispensava caramelle ai bambini al Carnevale di Baronissi o con l’ascesa della Befana al piano del reparto pediatrico dell’Ospedale di Salerno, Ruggi D’Aragona per fare alcuni esempi e questo avvicina il nostro sport a tutti.
Sarà difficile accompagnare i partecipanti in carrozzella che si sono iscritti all’iniziativa di domenica prossima?
Beh, ci saranno in campo diversi volontari nella loro tuta da speleologi ad aiutare i partecipanti a superare delle barriere ancora esistenti come per esempio 20 scalini e 40 gradoni situati nel percorso, ma le assicuro che ne vale la pena. Purtroppo il percorso in barca non sarà effettuato per questioni pratiche e di sicurezza, ma i partecipanti non si perderanno nulla delle meraviglie che la grotta offre nella sua magnificenza naturale.
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