Appello del GUCH del Monaldi: “Non chiudete il reparto!!!”
Pazienti senza più riferimenti e a rischio gli interventi nella struttura ospedaliera dedicata alle anomalie cardiache
Il bollettino della situazione Covid-19 in Campania di ieri sera ci aggiorna sui dati ufficiali dell’Unità di crisi regionale, riferendo di 111.379 test con 9.802 positivi, i posti letto disponibili in terapia intensiva sono 656 di cui occupati sono 37 e in degenza stazionano 587 ricoverati su 3.160 posti disponibili. Certamente non si tratta di numeri da crisi, il che non posiziona la regione tra le papabili a cambiare colore a breve, eppure, dopo il divieto diffuso dall’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino di far visita ai ricoverati almeno fino all’8 gennaio, il caso dell’Ospedale Monaldi, che chiude il reparto GUCH, dedicato alle anomalie cardiache congenite nell’adulto, ci lascia basiti. Il Monaldi AORN – Ospedali dei Colli di Napoli è una struttura storica, specializzata nella cura delle malattie pneumo-cardiovascolari, di riferimento per tutto il Meridione d’Italia.
Raccogliamo l’appello inviatoci dal reparto nella forma inviata ai pazienti in cura.
Carissimo/Carissima
ti volevo avvisare che purtroppo da oggi l’attività di ricovero presso il nostro reparto GUCH è sospesa in quanto il nostro personale infermieristico e OSS è stato destinato temporaneamente (chissà quanto temporaneamente, vista la situazione) dalla Direzione Sanitaria a coprire turni di personale assente causa COVID in altri reparti. La cosa ci addolora profondamente per l’impegno e la dedizione profusa in questi venti anni nell’assistenza dei cardiopatici congeniti adulti….Non abbiamo mai interrotto la nostra assistenza anche nei periodi del lock-down e mai faremo mancare il supporto ai nostri pazienti.
Se ritieni che sia giusto riaprire quanto prima il nostro reparto fai sentire la tua voce.
Forse l’unione di tutti ci darà la spinta ad essere operativi quanto prima.
Se puoi manda una mail con le tue ragioni agli indirizzi riportati, per far capire quanto è importante che non manchi mai un reparto dedicato ai pazienti affetti da cardiopatie congenite in età adulta
dirsan.monaldi@ospedalideicolli.it
L’unità prende in carico tutti pazienti affetti da anomalie congenite per le quali, non solo è previsto intervento chirurgico correttivo o ricostruttivo, ma anche controlli periodici dello stato dei pazienti che hanno subito tali interventi. Qui si fa la differenza tra la vita e la morte e con il cuore non si scherza. La diagnosi di anomalie e malfunzionamenti del muscolo cardiaco sono fondamentali per individuare anche in età adulta tali problematiche, che oggi, grazie alla diagnostica prenatale, sono molto spesso individuabili in modo precoce. La mancanza di operatività di una unità di tale rilievo rischia di compromettere la salute di molte persone.
Non si muore solo di Covid-19. Per questo ci uniamo all’appello alla dirigenza a tener conto dell’importanza di tale struttura e a restituire operatività al GUCH.
Cogliamo l’occasione per invitare coloro che ancora non si sono vaccinati, invece, a farlo quanto prima in considerazione dei danni che la mancata adesione alla campagna vaccinale sta provocando alla collettività tutta.
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