Chi è il Dokkaebi, di Memy De Santis

Il Dokkaebi è una creatura della mitologia coreana.

Esso possiede poteri magici che utilizza per interagire con gli umani, a volte in modo benevolo, altre per punirli o giocare loro degli scherzi.

Questa creatura è anche conosciuta come goblin coreano che, a differenza di quello conosciuto in occidente, non presenta tratti esclusivamente malvagi, ma a volte anche benevoli.

I Dokkaebi, nascono da vecchi oggetti inanimati o macchiati da sangue umano e il loro aspetto è cambiato molto nei racconti attraverso i secoli.

Spesso ritratti con grandi corna piuttosto che con bocche larghe e fauci sporgenti o con grossi e affilati artigli, sono creature sfuggenti e si manifestano soprattutto di notte o in ore diurne quando piove e c’è nebbia.

Solitamente la loro apparizione è preceduta da un bagliore, spesso delle alte fiamme blu intenso, e con loro un cappello che li rende invisibili e una sorta di bacchetta magica con la quale sono in grado di materializzare qualsiasi oggetto; infatti non è in grado di evocarli dal nulla, ma piuttosto di sottrarli ad altri esseri.

I Dokkaebi erano, in passato, ritenuti in grado di controllare le creature acquatiche; infatti, in alcuni villaggi di pescatori, venivano venerati con dei rituali affinché portassero fortuna ai pescatori.

Come la volpe a nove code, anche il goblin è stato usato come spunto per la trama di un dorama (serie coreana) che però si discosta decisamente dalla descrizione fatta nelle leggende.

Tuttavia, però, una vecchia storia racconta del signore dei goblin.

In un regno un re si era innamorato di una dama (Dohwa), quest’ultimo  la chiese in moglie, ma ella rifiutò perché già sposata.

Quando il re morì, però, il suo spirito raggiunse la donna che, ormai vedova, dormì con lo spirito per sei notti.

Da quella unione nacque Bihyeong il quale, nato con grandi poteri magici, era in grado di controllare ogni creatura magica, anche i Dokkaebi.

Il successore del defunto re, compresi gli enormi poteri del ragazzo, lo portò con sé facendone il suo

consigliere.

Bihyeong servì fedelmente il suo re, fortificando e proteggendo il regno fino alla sua morte.

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About Memy De Santis

Memy De Santis è appassionata di cultura coreana, anche se nella vita è una make-up artist, diplomata nel 2016 presso la Raffaella Vallone supported by Kryolan di Napoli e specializzata in make-up con aerografo. “Il make-up è l’arte che ci permette si essere chiunque vogliamo […] Amo vedere lo sguardo delle persone dopo il trucco, è come se si guardassero per la prima volta.” Truccare è la sua missione, non solo una passione. Ha iniziato questa professione con l’idea di aiutare le persone, farle sentire più sicure in se stesse. Esprimere e valorizzare la bellezza che c’è in un individuo è la sua prerogativa.