FANTASMI AL CASTELLO LANCELLOTTI

Sabato 11 Novembre 2017 al Castello Lancellotti (Lauro – AV) si è svolta una insolita visita guidata.

Non a caso il suo titolo era Fantasmi.

La serata, organizzata dalla Pro Lauro,  ha previsto un percorso  guidato all’interno del castello della durata di 45 minuti.

Il castello Lancellotti del X secolo è uno splendido monumento arricchito da eleganti torri centrali e dal torrione rinascimentale. È abbellito da giardini lussureggianti e pregevoli.

Accompagnati dalla performance dell’attore Enrico Acerra, che segue con il suo cast l’Associazione Pro Lauro durante i suoi spettacoli, i visitatori, muniti di lanterna, hanno potuto visitare la biblioteca, il chiostro, la cappella, i giardini inglesi, la sala da pranzo, la sala del Biliardo, il Salotto Rosso, la sala d’Armi, il  Vestibolo.

Nella sala del biliardo gli ospiti hanno potuto ammirare un tavolo da biliardo perfettamente conservato datato 1860 e ascoltare una sinistra storia.

La guida d’eccezione ha iniziato la sua visita dalla biblioteca, nella quale sono conservati libri preziosi e ha raccontato storie vere avvenute nel castello.

“Potete ridere alle mie affermazioni, ma una cosa è certa, non rimanete mai da soli” questo uno degli “avvertimenti” agli ospiti.

Con  suspense, la visita prosegue dalla biblioteca al chiostro nel quale si può accedere solo se si conosce la strada. In inverno – racconta la guida  – si riesce ad ascoltare solo il sibilo del vento che spira forte e dei rumori che ricordano una storia triste: una palla che rotola e un bambino che la rincorre, poi più nulla. Il chiostro comunicava con l’esterno e la porta aveva delle scale molto ripide.

Cosa sarà accaduto?

Si narra che uno dei figli dei principi Pignatelli stesse giocando in quella zona quando, all’improvviso, scomparve. Era forse lo stesso bambino?

Dallo splendido giardino inglese la visita prosegue nella cappella nella quale si torna indietro ai tempi del Medioevo, tempi di guerre, peste e carestie, quando il castello era abitato dai Principi Pignatelli di Salerno, abili condottieri militari e politici, molto invidiati dalle altre famiglie. Si dice che la famiglia fosse perseguitata da uno spettro, una maledizione, una dama bianca che si presentava come una donna alta, dai capelli lunghi, vestita di bianco che, in silenzio, si avvicinava alla persona prescelta, la indicava con un sorriso beffardo e poi andava via. La sua visione era presagio di sventura per i membri della famiglia ed, infatti, tutti gli uomini che l’avevano vista o sognata erano morti dopo poco.

Lo sgomento arriva anche per i visitatori quando appare loro una dama bianca ma non c’è da temere perché, passato lo spavento, ognuno si rende conto di non avere rapporti familiari con i Principi Pignatelli.

La dama si allontana e i visitatori proseguono attraverso un corridoio esterno che li conduce nella sala da pranzo e viene raccontato loro un nuovo episodio di paura: al termine di uno spettacolo teatrale in una stanza che viene aperta una volta all’anno qualcuno coprì una fontana con un lenzuolo bianco per esigenze sceniche. Una delle guide, terminato lo spettacolo, trovando il lenzuolo lo piegò e lo depose a terra vicino la fontana. Quel lenzuolo, però, non fu trovato in nessun luogo. Dopo qualche giorno la guida ritornò per sapere dove fosse finito il lenzuolo, andò dalla custode, si fece dare le chiavi,  aprì la porta e vide il lenzuolo aperto come se qualcuno lo avesse indossato, lo ripiegò, lo rimise al suo posto ma prima di andare via chiese ad alta voce: “Sei stato tu?”

“Si”, si sente tuonare, con grande spavento dei presenti!

L’incredulità degli ospiti continua nella sala del biliardo risalendo  ad una storia avvenuta nel 1860 quando, in una fredda serata di inverno, una vecchia zia che aveva il compito di controllare se tutti dormivano e ogni cosa fosse in ordine stava scendendo le scale e, avvicinandosi a quella sala, vide che le palle da biliardo si muovevano da sole, accompagnate da una voce sinistra e delle grida. La sera successiva ritornò e davanti ai suoi occhi si presentò la stessa scena. Andò, così, ad avvisare il Principe Filippo il quale, sulle prime, non le credette affermando che forse fosse stata ingannata da un effetto ottico. La vecchia zia non si arrese e costrinse il principe a recarsi in quella stanza dove  si ripropose loro  la stessa scena. Così  il luogo fu chiuso fino a quando non arrivò un prete inviato dal Santo Padre per benedire la stanza. Questa testimonianza è avvalorata ancora di più dal fatto che il castello fu incendiato nel 1799 dai francesi e a presidiarlo rimase solo una persona, la guardarobiera che fu bruciata insieme a tutto il castello nella stanza del biliardo (ancora oggi perfettamente intatto!).

Un urlo terrificante fa tremare i visitatori assorti nell’ascolto dell’intrigante storia.

Tra sospiri, risate e inquietudine si giunge attraverso un corridoio in cui vi sono fantasmi “in persona”  che fuoriescono da bare e fanno strada fino ad arrivare in un altro luogo dove un’altra storia li attende. È quella di una guida che si aspettava di essere seguita dalla sue colleghe che, invece, erano rimaste indietro. La ragazza si  trovava lungo il corridoio alle spalle delle camere da letto quando, all’improvviso, si sentì chiamare da una voce e si girò pensando che fossero le compagne.

I suoi visitatori risero impressionati ma lei era coraggiosa, cominciò a ridere dicendo che era uno scherzo inventato per loro ma, terminata la visita e arrivata in giardino, decise di  non passare più da sola nelle camere da letto.

Nella sala delle armi, durante una domenica mattina di primavera, una ragazza fu rimproverata di non aver chiuso gli scuri delle finestre mentre lei era convinta di averlo  fatto; così la volta seguente non andò via e dopo pochi minuti rientrò nella stanza e trovò gli scuri aperti. Cosa poteva essere accaduto?

Uno dei fantasmi visti nel corridoio entra in scena e racconta di angeli o spiriti maligni che aleggiano e chissà se è tutto una leggenda e ricorda che, come tutte le leggende, vi è in esse sempre un fondo di verità.

Il viaggio presso l’ignoto termina e la guida precisa che anche se è sicuro di aver detto  tutto sa bene che la prossima volta che entrerà nel castello accadranno cose nuove.

L’urlo agghiacciante si ripete, lasciando i visitatori più attoniti che mai.

Il monito iniziale di non rimanere soli si fa ancora più serio.

Sabato 11 novembre, Il castello Lancellotti si è arricchito di uno spettacolo che lo ha reso ancora più interessante, trasformandolo da luogo storico a leggendario, nel quale si sono raccontate storie del passato e storie recenti che hanno interessato i presenti aggiungendo quel pizzico di fantasia che  ha donato alla serata una sua particolare connotazione.

Il prossimo appuntamento è per il 29 e 30 dicembre con Storie di inverno.

Maria Paola Battista

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu

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