Gianpaolo Riccio, giovane cestista. Interview both in Italian and in English

Mentre ad Avellino, gli appassionati di calcio e basket stanno vivendo il triste incubo della cancellazione a causa di circostanze per ora in via di accertamento da parte della Procura della Repubblica del Tribunale di Avellino, incontro Gianpaolo Riccio giovane cestita di origini irpine che ci racconta la sua esperienza nel mondo del basket americano.

Facciamo prima un po’ di storia. Quanti anni hai, a che età hai iniziato a giocare a basket e con chi?

Sono nato l’11 agosto 1996, quindi compirò 23 anni. Ho iniziato a giocare a Basket a 8 anni a Monteforte (AV), il mio primo allenatore è stato Franco Ricciuto.

Dopo due anni ho giocato con la Vito Lepore e poi da lì alla Scandone dove sono stato fino all’under 19 quando, poi, sono partito per andare negli Stati Uniti.

Parliamo della permanenza negli Stati Uniti. Frequentavi ancora la scuola superiore ad Avellino, quale?

Frequentavo l’ultimo anno del liceo linguistico, che avevo scelto proprio per perfezionare le lingue straniere, dato che il mio sogno era già andare in America a giocare a Basket. Durante il mio periodo alla Scandone per tre anni sono stato aggregato alla serie A e ebbi l’occasione di conoscere e frequentare il giocatore Nikola Dragovic con cui stringemmo un rapporto di ottima amicizia. Fu lui che un giorno mi chiese se mi sarebbe piaciuto giocare in un college americano e chiaramente io ne fui entusiasta. Così lui mandò diversi miei video ad alcune High School americane e da lì poi sono stato chiamato e nacque la mia avventura americana.

Lì ho fatto un anno di High School e poi mi sono laureato in Exercise Science che è l’equivalente del nostro Scienze Motorie.

Quindi tu ti sei trasferito lì per giocare e, appunto, come dicevi prima, per finire la scuola. Dove hai studiato e giocato?

Il primo anno sono stato a Kinston nel North Carolina presso l’Arendell Parrott Academy, poi mi sono trasferito, sempre nella stessa città, al Lenoir Community College.

Il secondo e il terzo anno li ho fatti in Oklahoma a Durant presso la Southeastern Oklaoma State University, e il quarto e il quinto in Florida presso l’Ave Maria University, Naples dove giocavo nelle squadre delle Università che disputavano i campionati.

Quindi dopo la laurea sei tornato in Italia. Perché?

Perché, in effetti, io vorrei continuare a giocare.

Quando ti hanno chiamato ti sentivi pronto a cambiare totalmente vita?

È stata una decisione che mi ha cambiato la vita in modo positivo; adesso ho contatti dovunque. Sono molto contento della decisione che presi a quel tempo.

Sei rimasto in buoni rapporti con Dragovic?

Sì, sì, certo. Lui comunque mi dà delle indicazioni per riuscire ad inserirmi nel mondo della pallacanestro.

Oggi, quindi, che sei diventato “grande” ed hai un bel bagaglio di esperienza abbastanza importante, che cosa è per te il basket?

Sicuramente è un divertimento. Forse non è tutto ma mi piace. Amo giocare a pallacanestro e desidero fare questo. Ho un talento che mi permette di farlo, anche a certi livelli, quindi sono deciso a continuare per questa strada fino a che potrò.

In questo momento, quando mi alzo al mattino, io vado a giocare non a lavorare per cui sto realizzando effettivamente il mio sogno

Quali sono i tuoi progetti?

Ho appena firmato con Capo d’Orlando, in Sicilia nella squadra di serie B. Diciamo che è una buona realtà; da quanto ho capito sono molto interessati quindi vedremo di fare bene lì. Dopo spero di poter salire di categoria.

Vorrei una tua opinione sui settori giovanili del basket e un confronto, se possibile, in base alla tua esperienza.

In base alla mia esperienza la differenza maggiore che ho notato è quella della disponibilità delle palestre. In America io sarei potuto andare ad allenarmi in qualsiasi momento, 24 ore su 24, qui invece è difficilissimo trovare una palestra dove poter andare a tirare o a fare allenamento.

Tu sei di Monteforte, quindi si può dire di Avellino. Dopo 70 anni di storia la Scandone Basket rischia di scomparire. Vorrei una tua considerazione su questo.

È davvero molto triste perché sia il calcio che il basket sono due realtà importanti per la città per cui c’è molto rammarico.

Tantissimi auguri a Gianpaolo Riccio per una splendida carriera.

English Text

Let’s do some history first. How old are you, at what age did you start playing basketball and with whom?

I was born on 11 August 1996, so I will be 23 years old. I started playing basketball when I was 8 in Monteforte (AV), my first coach was Franco Ricciuto. After two years I played with Vito Lepore and then, from there, to the Scandone where I played until under 19 when, then, I left to go to the United States.

Let’s talk about your experience in the United States. You were still in high school in Avellino, which one?

I attended the last year of the linguistic high school, which I had chosen to perfect foreign languages, as my dream was to go to America to play basketball. During my time at the Scandone for three years I played also with A series and I had the opportunity to meet and attend the player Nikola Dragovic with whom we had a very good friendship. He, one day, asked me if I would like to play in an American college and clearly I was thrilled.

So he sent several of my videos to some American high schools and from there I was called and my American adventure was born. There I attended a year of High School and then I graduated in Exercise Science which is the equivalent of the Italian degree in Motor Sciences.

So you moved there to play basketball and, just like you said before, to finish school. Where did you study and play?

The first year I was in Kinston, North Carolina at the Arendell Parrott Academy, then I moved to the same city to Lenoir Community College. The second and third years I studied in Oklahoma, in Durant, at the Southeastern State University, while the fourth and fifth years I was in Florida at the Ave Maria University, Naples where I played in the teams of the universities that played the championships.

So after graduation you returned to Italy. Why?

Because I would like to continue playing.

When they called you, did you feel ready to change your life completely?

It was a decision that changed my life in a positive way; now I have contacts everywhere. I am very happy to have made that decision.

Are you still on good terms with Dragovic?

Sure I’m. He still gives me some indications to be able to come into the world of basketball.

Now, that you have grown up and you have a good amount of experience, what is basketball for you?

Surely it is fun. Maybe it’s not everything but I like it. I love playing basketball and I want to do this. I have a talent that allows me to do it, even at certain levels, so I am determined to continue until I can.

Actually, when I get up I go to play so I’m realizing my dream.

What are your plans?

I have just signed with Capo d’Orlando, in Sicily in the Serie B team. Let’s say it’s a good reality. I’ve understood that they are very interested so I hope to do my best there. Afterwards I hope I can go up in category.

I would like your opinion on the youth sectors of basketball and a comparison, if possible, based on your experience.

Based on my experience, the biggest difference I noticed is the availability of gyms. In America I could train at any time, 24 hours a day, but here it is very difficult to find a gym.

You are from Monteforte, so it can be said of Avellino. After 70 years of history, Scandone Basket is in danger of disappearing. I would like your consideration on this.

It’s really very sad because both football and basketball are two important realities for the city so there is a lot of regret.

Many wishes to Gianpaolo Riccio for a splendid career.

Maria Paola Battista

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu