Ricordare per vivere la realtà. In ricordo di Giacomo Del Mauro
Questa mattina presso il Comune di Avellino, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Ricordo di Giacomo Del Mauro che si svolgerà il 27 agosto alle ore 20,00 presso il Circolo della Stampa di Avellino.
L’incontro prevede una serie di letture di ricordi scritti dai familiari di Giacomo e dei frammenti teatrali, comici e non, dedicati a momenti della vita.
Hanno preso parte alla conferenza l’Assessore alla Cultura Mancusi, il delegato provinciale CONI Giuseppe Saviano, Salvatore Mazza della compagnia teatrale Clan H, il fratello e il padre di Giacomo Del Mauro.
L’Assessore alla Cultura, Mancusi, ringrazia e si dichiara molto felice di poter presentare persone che sono l’espressione autentica della città reale, vera, della vita che si costruisce con le relazioni umane, guardandosi negli occhi. E questo è un presupposto necessario per un dialogo sia all’interno delle istituzioni che fuori. Ne sono esempio Salvatore Mazza, attore, da sempre presente nella vita della città contribuendo con competenza e passione ad organizzare eventi e spettacoli, Giuseppe Saviano sempre in primo piano nell’organizzazione di tutte le manifestazioni sportive e per la sensibilizzazione allo sport e non ultimi il fratello e il padre di Giacomo Del Mauro.
Proprio Mauro Del Mauro, fratello di Giacomo, ha voluto sottolineare in una nota inviata all’Assessore Mancuso che il ricordo del 27 agosto vuole essere in piena sintonia con quelle che erano le relazioni umane di Giacomo: l’uomo prima di tutto.
L’Assessore precisa, inoltre, che “Nonostante le difficoltà nel mettere in piedi le festività del Ferragosto si è cercato in tutti i modi di non prescindere dal ricordo di Giacomo del Mauro perché egli rappresenta per tutti un’unica comunità a cui tutti vorremmo partecipare, una comunità unità che insieme vuole evolversi, a partire dalla lezione civile e umana che riceviamo oggi dalle persone qui presenti.”
Nel suo intervento Mauro Del Mauro sottolinea l’importanza di celebrare una persona per il modello che è stato per la società. Uno dei modelli che ha rappresentato è stata la sua ricerca del bello sia come manifestazione sportiva nella ginnastica e nella pallamano, sia nell’arte come il disegno. Una delle sue passioni era la recitazione associata alle acrobazie che erano proprie del suo spirito di atleta quindi, dato che il teatro ha rappresentato sempre un momento di aggregazione di una comunità perché è un elemento vincente nelle culture da sempre, gli è sembrato molto bello e doveroso cogliere l’iniziativa di Salvatore Mazza.
“Ci sarà una lettura di ricordi che la famiglia ha scritto per Giacomo ma, essenzialmente, sarà una giornata per portare avanti valori comuni.”
Giuseppe Saviano ringrazia per l’ospitalità il Circolo della Stampa perché la manifestazione era prevista, inizialmente, in Piazza Libertà in uno scenario dove avrebbero potuto assistere molte più persone come è accaduto negli anni passati.
Dichiara Saviano di aver “adottato” Giacomo, per i suoi valori, per quello che ha rappresentato. Lui, come delegato del CONI, precisa che la ginnastica artistica è una disciplina molto complessa e faticosa, bisogna lavorare moltissimo per raggiungere determinati risultati, così come la Pallamano che ha avuto una squadra in serie A2 che giocava prima nello spazio del liceo scientifico e poi in quello della Scuola Regina Margherita.
Il suo ricordo di Giacomo è quello di quando, dopo aver già avuto il tragico incidente, correva sulla sua carrozzina avanti e indietro nel palazzetto per dare ordini ai suoi compagni di squadra.
L’intervento conclusivo di Salvatore Mazza parte dalla spiegazione del motivo per cui è stata scelta nella locandina una foto in un atto atletico con una maglia verde che appartiene ad uno sport minore ma è quel verde che accomuna tutti ad Avellino. Il verde che in questo periodo è stato bistrattato e che è simbolo non solo di una maglia sportiva ma dell’Irpinia. È stata scelta questa immagine perché indicativa non soltanto del colore verde ma per tutto ciò che è sfocato intorno che è un po’ la città di Avellino oggi. Così,, attraverso la figura di Giacomo Del Mauro si cerca un ricordo che si è perso della città. Un ricordo che non deve impigliarsi e fermarsi ma deve essere un modo per riappropriarsi della propria memoria.
“Questo vuole essere un modo per dire noi esistiamo nel ricordo di qualcuno, nella memoria di qualcuno senza strutture e senza schemi.”
Per questo motivo Salvatore Mazza si rammarica che l’evento non si svolga nell’agorà cittadina, nella tanto vilipesa Piazza Libertà perché era lì si svolgevano gli incontri più importanti, avvenivano gli scambi commerciali e le persone si incontravano davanti al vecchio caffè Margherita.
È noto a tutti l’impegno che la compagnia teatro Clan H porta avanti in città per promuovere gli interessi dei cittadini, ma soprattutto il ricordo di Giacomo, questa volta, vuole rinvigorire la memoria di una città.
Appuntamento, quindi, al prossimo 27 agosto.
Maria Paola Battista
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