LA BUONA SCUOLA E L’AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI- Intervista alla training manager Maria Carmela Criscitiello

I TITOLI CHE FANNO LA DIFFERENZA TRA DOCENTI PER L’INSERIMENTO NELLE GRADUATORIE E LA  PARTECIPAZIONE A CONCORSI E AI PROGETTI D’ISTITUTO

Fra aggiornamenti e certificazioni delle competenze, i docenti italiani devono continuamente districarsi tra la mole di obblighi cui sono soggetti quotidianamente (a parte il sacrosanto esercizio della loro specifica professione formativa) e le opportunità di crescita che oggi vengono proposte loro. La Buona Scuola, innestata in un sistema che presenta alcune criticità, ha posto alla scuola la sfida del cambiamento. I perni della Legge 107, che insistono sull’autonomia scolastica e sulle funzioni dei Dirigenti Scolastici, oggi sempre più connessi con il territorio e gli stakeholder, richiedono anche la valutazione del merito promettendo premialità ai docenti. Tutto ciò impone a questi ultimi di innalzare il senso dell’impegno del loro lavoro nelle nostre scuole. D’altra parte lo svolgersi del processo di attuazione della legge disorienta i docenti in attesa di stabilizzazione o assunzione, ma essi continuano, se bene informati, a formarsi, in attesa di poter far valere i titoli acquisiti.

Coloro che hanno attratto la nostra attenzione tra le diverse tipologie di laureati in cerca di occupazione nel settore scolastico sono quelli formati presso i Conservatori musicali. Questi istituti con la Legge n. 508 del 1999 sono stati elevati a livello universitario, potendo riconoscere titoli accademici di primo e secondo livello a percorsi di studio relativi alla musica, che vanno da quelli  legati allo strumento musicale alle discipline strettamente musicologiche.

Nonostante l’attuazione di tale legge sia rimasta solo parzialmente avviata, i corsi accademici funzionano eccome, producendo competenze di alto livello nei conservatori che li hanno attivati. Tuttavia sono ancora pochi i laureati che hanno avuto ragione di un inserimento nel percorso d’insegnamento degno della loro preparazione, mancando in alcuni casi anche un idoneo percorso di abilitazione.

La Buona Scuola offre oggi anche a loro strumenti che, al di là dei titoli artistici che sono propri dei vecchi sistemi di inserimento nelle graduatorie, equiparano i futuri docenti di musica e storia della musica ai professori curricolari. Inoltre sono stati attivati con successo negli ultimi anni indirizzi secondari superiori come il liceo coreutico musicale, in cui a piena titolarità tali docenti trovano impiego. Anche i laureati in materie musicali possono così completare la loro formazione utilizzando le certificazioni accessorie.

Abbiamo posto alcune domande a una formatrice di esperienza, che svolge la sua attività per l’associazione Bildung  di Avellino partner dell‘I.P.S.E.F. (Istituto per la Promozione e lo Sviluppo dell’Educazione e Formazione), ente accreditato presso il MIUR e convenzionato con l’Università telematica del Sannio “Giustino Fortunato”: la dottoressa Maria Carmela Criscitiello.

Dottoressa ci spiega perché ancora non tutti i docenti o i laureati sono informati delle opportunità di “fare punteggio” che offrono le certificazioni aggiuntive?

Prima di tutto le voglio dire che l’offerta di certificazioni  è facilmente visibile grazie a una semplice ricerca su internet, ma è vasta e quindi la scelta diventa qualche volta difficile, così il passa parola tra docenti che hanno avuto una buona esperienza di accompagnamento e di formazione aiuta ad orientarsi e a scegliere l’ente formativo. Le certificazioni di cui parliamo sono: Master annuali di I e II livello (BES, DSA, Educatore musicale professionale, Italiano per stranieri, ecc.) e corsi di formazione come gli annuali e biennali di perfezionamento e aggiornamento (LIM, BES, Buona Scuola, TIC, DSA, LIM, Lingue e così via). Ricordiamo che oggi ai docenti viene anche richiesta la formazione continua come agli iscritti agli ordini professionali. Tutti questi corsi producono punteggi spendibili per accedere all’insegnamento in ogni ordine a rado di scuola e oggi sono indispensabili per rispondere alle richieste educative.

Per i musicisti laureati presso i Conservatori c’è differenza di accesso?

Questi corsi sono aperti a tutti e ovviamente i docenti sceglieranno, tra i corsi che ho appena elencato, gli specifici master dedicati all’educazione musicale. Non si tratta di titoli artistici ma di veri e propri titoli di accesso all’insegnamento. La “Giustino Fortunato” , che è una università telematica, grazie all’I.P.S.E.F. permette ai docenti  di gestire il proprio tempo libero dagli impegni lavorativi per formarsi da casa, con la massima comodità e di fare esami in sede.

Cosa è l’associazione Bildung di cui lei è training manager?

È polo dell’I.P.S.E.F. ad Avellino, un centro di informazione e di accompagnamento per chi voglia intraprendere questa bellissima professione che è l’insegnamento. Spesso c’è bisogno di essere aiutati a trovare ciò che si cerca e noi siamo a servizio dell’utenza proprio per questo. Questo è il nostro sito: http://associazionebildung.it/.  L’associazione che ha sede a via S.Antonio Abate ad Avellino è a disposizione del pubblico il martedì (10:00 – 12:00); il mercoledì (15:30 – 18:00); il giovedì (15:30 – 18:00). per informazioni il numero è  345.59 55 175.

Quale messaggio lancia ai docenti?

Oggi la parola d’ordine è “Differenziarsi!”, distinguersi per qualità dell’offerta formativa. Vale per gli istituti ma soprattutto per i docenti che devono puntare alla qualità dell’insegnamento con l’acquisizione delle necessarie competenze. Ricordiamo che al di là delle graduatorie e dei concorsi la “messa a disposizione” dà la possibilità ai Dirigenti di poter scegliere in base a titoli e competenze i propri docenti. Anche per la partecipazione ai PON d’istituto, o come membro agli Esami di Stato o alle attività di recupero estive si sceglie in base agli stessi criteri.

Grazie per il suo tempo dottoressa!

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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