PARTE LA 24 ORE DI LE MANS, BENE LA TOYOTA E LA FERRARI DI FISICHELLA
La partenza della ottantaquattresima edizione della 24 Ore di Le Mans avviene dietro la safety car, in queste ore si consumano duelli accesi in tutte le categorie.
Il via della gara più lunga e celebre del mondo è sempre un momento emozionante, tuttavia, le prime fasi si sono svolte dietro la safety car per via delle condizioni avverse che stanno colpendo il nord della Francia. Finalmente, dopo cinquanta minuti le vetture partono e le due Audi attaccano subito la Toyota guidata da Sébastien Buemi. Nei giri successivi, Mike Conway con la Toyota numero sei sorpassa entrambe le Porsche, che oppongono scarsa resistenza. Dopo pochi giri le vetture cominciano a cambiare le gomme e qualcuno azzarda le slick, poiché, il tracciato comincia ad asciugarsi. A quasi due ore dalla bandiera a scacchi l’Audi di Lotterer è costretta a ritornare ai box per sostituire il turbo (un guasto molto raro), i meccanici del team tedesco fanno di tutto per rimettere in pista la vettura, e ci riescono in appena venti minuti. In una gara lunga come questa un rientro ai box non pregiudica definitivamente la prestazione di una squadra, tuttavia, il ritardo accumulato è molto.
Andando ad analizzare le vetture più potenti, della classe Lmp1, abbiamo le Porsche , le Toyota e le Audi. Nel corso degli ultimi anni le Audi sono sempre state le vetture di riferimento, adesso, la situazione si è appianata e i tre team vantano prestazioni alla pari, tutte sviluppano circa mille cavalli con i rispettivi sistemi ibridi. Adesso i tre team hanno sistemi ibridi che si basano sulle batterie a litio, senza ricorrere ai volani che accumulano energia cinetica.
Per quanto riguarda le categorie inferiori, troviamo in GTE-Pro un Giancarlo Fisichella in forma sulla sua Ferrari 488, che riesce a guadagnare diverse posizioni ai danni delle Porsche e delle Corvette. Le Ferrari in generale stanno dimostrando ottime prestazioni, nonostante le limitazioni alle prestazioni imposte dagli organizzatori per bilanciare i valori in campo tra i vari team. Anche le nuove Ford GT dimostrano ottime prestazioni, dando filo da torcere alle vetture più forti della categoria.
Come è noto, nella storia della 24 Ore di Le Mans la numero cinquantasei riservato alle vetture sperimentali. Quest’anno quel numero è dedicato a un pilota molto speciale e al suo progetto incredibile. Frederic Sausset ha perso tutti gli arti nel 2012 per via di una grave malattia, questa disabilità lo ha spinto a progettare dei complicati sistemi che gli permettono di pilotare ugualmente una vettura da corsa. La sua sfida è certamente una delle più emozionanti della storia del motorsport.
@Riproduzione Riservata Flavio Uccello
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