Pista ciclabile, mistero oscurato e irrisolto ad Avellino

Se, come recita un vecchio proverbio: «La noncuranza è il maggior disprezzo», si sentiranno sicuramente molto umiliati i trecento cittadini che il mese scorso hanno firmato la petizione che chiedeva il ripristino di viale Italia ad Avellino, deturpato da una colata di asfalto che sarebbe dovuta essere una pista ciclabile.

La petizione era indirizzata al sindaco di Avellino, Gianluca Festa, al Consiglio Comunale e al suo Presidente e, per conoscenza al prefetto di Avellino. Sebbene decorsi i termini entro i quali i cittadini firmatari attendevano una risposta istituzionale da parte del Sindaco, tale risposta è oggi tuttora mancante. Così l’avvocato Rita Cesta, promotrice della petizione affiancata e appoggiata da quanti auspicano a una soluzione del problema che non si limiti ad una diretta Facebook, che non è certo ciò che prevede la legge, ha inviato una comunicazione al prefetto di Avellino di cui riporto uno stralcio e che chi vorrà potrà leggere per intero nel file allegato.

“Il comitato chiede di essere convocato al fine di discutere l’opportunità di autorizzare la pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune di Avellino della petizione depositata e consentire la sottoscrizione della stessa ad altri cittadini al fine di discutere la questione oggetto della Petizione in sede di Consiglio Comunale.

Si chiede, altresì, di intercedere presso il Sindaco l.r.p.t. del Comune di Avellino, affinché venga sottoposta al vaglio degli Organi istituzionali deputati ed indicati in indirizzo nella petizione depositata consentendo così l’iter procedurale istituzionale posto a garanzia delle azioni popolari di democrazia”.

Una vicenda, quella della pista ciclabile, che davvero rischia di rimanere irrisolta e inevasa e che rappresenta, come scrivevo inizialmente, una scarsa cura dell’ambiente, della storia, della vivibilità e dei cittadini per cui tutto questo è, invece, importante. 

In conclusione, mi auguro, come sempre ho fatto quando ho trattato l’argomento, che il Prefetto, in quanto unica figura governativa garante della democrazia sul territorio, possa scalfire l’indifferenza del Sindaco invogliandolo a dare una risposta concreta e istituzionale al caso.

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