D-BARI, FESTA AL MERCATO

Nel pomeriggio di domani, sabato 11 giugno, dalle ore 18 alle 24, all’interno della ex Manifattura dei Tabacchi nel quartiere Libertà avrà luogo la prima “Festa al mercato”, organizzata nell’ambito del progetto D-Bari per lo sviluppo dei distretti urbani del commercio.

Il mercato si aprirà alla cittadinanza in un momento di rifunzionalizzazione innovativa, proponendo spazi di socialità, piccole degustazioni di prodotti tipici, buona musica e la possibilità di scambiare idee e prassi per la proposta di distretto urbano del commercio riguardante l’edificio storico e il suo mercato.

Questo pomeriggio l’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa presso i box riqualificati durante il workshop di autocostruzione e design creativo curato dal designer Vittorio Palumbo.

Ad illustrare i dettagli del progetto e dell’appuntamento di domani il sindaco Antonio Decaro, l’assessora allo sviluppo economico Carla Palone e Marco Tortoioli, responsabile del progetto D-Bari.

“Riattivare gli spazi della manifattura dei Tabacchi – spiega Decaro – significa riattivare l’intero quartiere Libertà -. Questo luogo, di sera, può diventare un contenitore dinamico dove socializzare, ascoltare musica e dove le attività mercatali tradizionali, che di giorno vendono frutta, possono sviluppare un’offerta alternativa anche di sera. Abbiamo fatto tanti esempi in questi mesi: gli operatori, che di giorno vendono il pesce, di sera possono preparare del sushi alla barese, le salumerie e le enoteche organizzare aperitivi e provare a creare una dimensione diversa anche per costruire un’offerta valida per tutte le persone e i professionisti che nei prossimi due anni popoleranno questo edificio meraviglioso che non ha nulla da invidiare ad altri luoghi simili in giro per l’Italia e l’Europa. Come sapete, infatti, fra qualche giorno presentiamo “Mani futura”, il progetto di riqualificazione dell’intera area che ospiterà il Cnr, con 721 tra i migliori ricercatori della terra di Bari che effettueranno qui i loro studi, il secondo progetto di Porta Futuro, oggi un job centre costruito sul modello realizzato a Barcellona, Parigi e Roma e che si aprirà anche alle giovani imprese attraverso un incubatore strategico. Per le parti restanti dell’edificio, invece, chiederemo a chi vincerà la gara per “Mani futura” di aiutarci a pianificare una soluzione adeguata che possa ospitare laboratori o agenzie di produzioni musicali o altre attività artigianali. Abbiamo una straordinaria occasione che non è solo un’idea sulla carta ma sta diventando sostanza giorno dopo giorno”.

L’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone prosegue: “Questo mercato è uno dei più importanti della città, che produce un indotto economico sensibile che non solo vogliamo tutelare ma anche valorizzare tenendo conto delle storie e delle attività locali che già esistono al suo interno. Da qui nasce D_Bari , un percorso che vuole parlare di Bari e a Bari, un progetto, quello dei distretti urbani del commercio, che dobbiamo costruire insieme a partire dalle esigenze degli operatori che non sono per forza immutabili. L’esperienza che stiamo facendo nella Manifattura dei Tabacchi in questi giorni vuole raccontare proprio questo, come il mercato si può vivere non solo nella sua forma tradizionale ma secondo formule innovative. Di questo sono necessariamente protagonisti gli operatori che devono scegliere di mettersi in gioco sperimentando la manipolazione dei loro prodotti, come succederà durante la festa di domani”.

“Dobbiamo rioccupare vuoti urbani riempiendoli di contenuti, idee e progetti – spiega il responsabile della cooperativa COMODO, collaboratore dell’amministrazione comunale per il progetto dei DUC -. Dobbiamo ripartire dalle economie locali perché Bari ha attraversato una crisi non diversa da quella delle altre città italiane. In questo luogo stiamo dimostrando come le persone hanno invece voglia di vivere gli spazi, di imparare cose nuove, di trasformare queste conoscenze in un lavoro che possa diventare una fonte di guadagno e di produzione e, soprattutto, che gli permetta di vivere con dignità. Questa può rappresentare davvero una ricetta vincente per far sì che le città vengano ri-occupate. Per questo abbiamo preferito ad una semplice campagna di comunicazione che promuovesse i DUC cittadini, un’esperienza che generasse un embrione di economia cittadina: in 5 giorni alcuni cittadini e cittadine hanno semplicemente sperimentato che si possono fare, concretamente, delle cose. Abbiamo scelto di comunicare attraverso dei fatti che dimostrino alle persone che, con azioni come queste, con forme di riattivazione come quella che abbiamo vissuto anche solo per pochi giorni, si  possono creare delle nuove economie. È importante però sottolineare che un’azione di questo tipo non si realizza solo grazie alla buona volontà. Servono delle professionalità che qualifichino l’intervento e credo che ci siano tanti baresi che possono fare molto per questa città. Sono molto contento infatti che in questo percorso siano state coinvolte tante professionalità del territorio, capaci di dar vita a straordinarie trasformazioni”.

 

 

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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