Domani a Brindisi si presenta Il Petrolio di Alarico di Rocco Donato Alberti. Recensione e intervista alla curatrice Roberta Alberti

Un romanzo distopico con al centro l’amore per l’Italia, per il Sud e, in particolare per la Lucania (o Basilicata), regione natale di Rocco Donato Alberti. Un amore sviscerato e totale che fa immaginare all’autore una realtà in cui il nostro paese si sta dividendo in tre stati separati: del Nord, del Centro e del Sud. Tra voglia di indipendenza e di tutela ambientale, viene fuori in modo prepotente una forte istanza ambientalista, di cui i personaggi lucani del romanzo si fanno portatori a costo della propria vita, a cominciare dal patriota Lello Capitani. Ma l’origine di ogni bene viene incarnata dall’autore nella donna, in lei il segreto della vita che si rifiuta di venire alla luce in un mondo diviso, inquinato e corrotto. E sul filo di una gravidanza che non giunge mai al termine, si snodano le vicende di due famiglie dilaniate e infelici.

A una prima parte del romanzo, in cui vengono descritti i protagonisti, con i quali a mano a mano facciamo conoscenza, prendendone le parti, e in cui vengono esposte le ragioni delle loro opposte posizioni, succede la seconda parte, in cui l’autore riallaccia i nodi della storia, scavando nelle coscienze, valutandone i viraggi, chiedendo il conto delle loro scelte. Mentre il filo del racconto si dipana, il lettore riesce a entrare nella storia, sperando in un lieto fine. Ci sarà? Lo scoprirete solo arrivando alle ultime pagine di questa storia fantastica, ma neanche troppo.

A questo punto, però, desidero porre alcune domande alla curatrice del romanzo, pubblicato postumo: la sorella dell’autore, scomparso prematuramente, Roberta Alberti.

Gentile Roberta, sappiamo che Rocco Donato Alberti è nato a Calvello, in provincia di Potenza, come lei immagino, e che ha scritto diverse commedie comiche in vernacolo, rappresentate da amici attori, curandone la regia. Sappiamo anche che ha scritto altri libri: Fuga dall’umanità, il suo romanzo d’esordio, nel 2007, e I riflessi dell’essere nel 2013, sempre con Albatros. Vuole spiegare ai nostri lettori come mai e in che modo si è presa cura del romanzo di suo fratello?

Dopo la perdita inaspettata di Rocco mi è venuto naturale il desiderio di pubblicare le sue parole e il suo messaggio. Ho inviato l’opera alla Casa Editrice, specificando di non apportare nessuna modifica sostanziale al manoscritto, che restasse integro come l’aveva scritto l’autore.  Io ho scelto la copertina, corretto qualche piccola punteggiatura, impostato i capitoli e, con infinito amore, scritto la dedica..

Capisco, è stato davvero un bel gesto alla memoria di suo fratello. Rocco ha collaborato con la rivista meridionalista “La Grande Lucania”, dal 2016 al 2017, e con il mensile locale “Il Giornale di Calvello” per lungo tempo, manifestando il suo impegno verso la sua terra. Anche nel romanzo l’amore per la propria terra, la coscienza verso l’ambiente, la voglia di fare qualcosa per salvare una regione ancora incontaminata, caratterizzano i protagonisti, mentre il desiderio di riscatto di un territorio sfruttato, da cui si emigra ancora, emerge come elemento connotativo della narrazione. La Basilicata è una terra meravigliosa, che andrebbe valorizzata e conosciuta meglio. Lei cosa ne pensa?

Concordo con il messaggio di amore e rabbia che Rocco Donato ha sollevato in tutti i suoi scritti, sia da giornalista che da scrittore, denunciando l’incapacità collettiva di valorizzare un territorio ricco di risorse umane e naturali, che ha donato tanto all’Italia e al mondo intero. L’auspicio è che tutti si ravvedano e trattino la Basilicata come si tratta una perla o un tesoro.

Sappiamo che presenterà a Brindisi il libro. Dove, con precisione, e quando? Vogliamo informare i nostri lettori dei prossimi appuntamenti con il pubblico?

Presenterò i due ultimi lavori di Rocco Donato nella splendida cornice del Palazzo Virgilio Hotel di Brindisi il 28 agosto dalle ore 16:00 alle 17:00 dialogando con Silvana Corolla. Dopo varie presentazioni in presenza e dopo aver partecipato a incontri letterari on-line, quest’anno ho voluto spingermi in una realtà diversa, confrontarmi con autori e scrittori già affermati e con un pubblico interessato alla lettura e alla scrittura.

Ci sono altri lavori di suo fratello, che non hanno ancora visto la luce e che vorrà presentarci?

Sì!  Sarà una raccolta delle sue poesie scritte in età giovanile e quelle scritte in età più matura, in più un racconto breve e un’opera teatrale in vernacolo. Grazie di cuore!

Grazie a lei. Per fortuna una buona, recentissima, notizia per la Basilicata c’è, perché il 23 agosto la Regione ha approvato la legge che azzera alcuni costi nelle bollette del gas per i residenti, la norma infatti è chiamata «gas gratis per tutti». Da ottobre, quindi, i residenti della regione pagheranno almeno il 50 per cento in meno in bolletta. La normativa arriva al termine di un accordo tra la Regione e le compagnie petrolifere che operano sul territorio regionale. In Basilicata si concentrano un miliardo e 79 mila metri cubi di gas estratti nel 2021 (dati Mise). Il presidente della Regione, Vito Bardi, aveva attuato una trattativa con Eni, Total e Shell per le «compensazioni ambientali», i risarcimenti per i territori che subiscono gli effetti delle attività di estrazione. I produttori hanno così messo a disposizione 200 milioni di metri cubi di gas all’anno fino al 2029. In un periodo di carenza di gas, dovuto alla guerra in Ucraina, la notizia risulta particolarmente importante. E certamente Lello Capitani ne sarebbe contento.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.