La giusta via, il romanzo di Daniela Merola. Recensione e intervista all’autrice

Un altro romanzo della giornalista e animatrice culturale napoletana che, con La giusta via, si getta nel dramma psicologico. Margherita vive un rapporto turbolento col marito, incentrato sul sesso vissuto con violenza, fatto di continue schermaglie e rivalse che con l’andare del tempo mineranno l’amore tra i due “adorati” coniugi. Possesso, passione, livore sono pane quotidiano per la coppia, ma Margherita non riesce a darla vinta al marito, narcisista e superficiale. Per lei c’è “un’altra via”, in cui si rifugia alla ricerca del padre morto davanti a lei quando era bambina, una via che l’autrice ripropone come un ritornello nelle pagine del romanzo, dando un senso di circolarità alla narrazione.

Fa da scenario al romanzo la città di Napoli con le sue meraviglie artistiche presentate nei particolari meno noti dall’autrice, una Napoli esoterica e sacra, in continuo fermento culturale. Il mondo dell’arte è centrale nel racconto e sono molto gradevoli i dettagli descritti, che catapultano il lettore in una realtà nascosta dietro le quinte dei palazzi vetusti e delle chiese storiche che disegnano la città antica.

Il libro è consigliato a lettori adulti, a causa delle situazioni e delle scene di sesso. La scrittura è scorrevole e le descrizioni ben realizzate dalla brava Daniela Merola.

Intervista all’autrice

Ho trovato il tuo romanzo particolare a causa della struttura che gli hai dato. A che genere lo ascriveresti?

Grazie Eleonora. Sì, ho voluto strutturare la narrazione su due diversi binari in modo da concedere al lettore la scelta di avere una visione completa dei fatti raccontati. Quale sarà la verità? Quali dei fatti sono davvero accaduti? Per quanto riguarda il genere io posso dire di collocarlo nel filone narrativa di formazione e psicologica.

Napoli è la tua città e si vede che la conosci anche bene. Cosa ti ha spinto di più nella stesura del romanzo, l’amore per questa città oppure i problemi delle relazioni di coppia?

Quello che mi premeva era raccontare questa storia di rifugio da un trauma, di una zona confort mentale nel quale alcune donne si nascondono per non accettare la realtà brutale che vivono in ambito affettivo. Quindi ho raccontato anche le dinamiche terribili che si instaurano in una coppia, come i traumi infantili, il diventare vittime e carnefici e ho raccontato il coraggio di scelte estreme. Napoli è lo scenario perfetto per raccontare drammi, misteri della mente, fughe e ritorni. Un mio omaggio alla mia città natale.

Oltre ad occuparti di scrivere, sei impegnata come editor collaborando con le case editrici. Cosa pensi della trasformazione che sta vivendo il mondo dell’editoria?

Sì, mi occupo di promozione, di formazione e sono anche editor. Mi capitano tra le mani molte belle cose come pure cose orrende. Ma ovviamente a tutto si può rimediare. Diciamo che l’editoria in generale è un business come qualsiasi altra attività e quindi con tutto ciò che ne consegue. La media e piccola editoria si adegua e c’è chi esagera verso i propri autori. E’ un discorso lungo. C’è una trasformazione perché le fluttuazioni delle scelte del pubblico sono in costante cambiamento e l’editoria non riesce a individuare e accontentare un target preciso. Anche l’informazione è in continuo cambiamento e bisogna adattarsi e rinnovarsi di continuo. Diciamo parafrasando un detto “salti chi è pronto”.

Quando gli aspiranti scrittori si rivolgono a te cosa chiedi per prima cosa o cosa raccomandi loro prima di tutto il resto?

Innanzitutto cerco di capire cosa si aspettano dalla loro scrittura, perché scrivono. E’ importante conoscere l’ambizione di un autore. A loro raccomando di non lasciarsi ingannare dai tanti squali che ci sono per quanto riguarda i diritti di pubblicazione che non devono mai essere più di tre anni e mai concedere quelli d’autore.

Hai altri progetti editoriali in cantiere?

Ho iniziato a scrivere un thriller psicologico e spero di finirlo per gli inizi del 2022. Purtroppo non posso dedicarmi totalmente alla stesura dei miei scritti e quindi impiego più tempo per questo motivo.

Daniela Merola

È giornalista pubblicista, scrittrice, presentatrice tv, speaker radiofonica, organizzatrice di eventi culturali, formatrice culturale, informatrice turistica e territoriale. Si occupa di eventi, editoria, teatro, turismo culturale. Organizza corsi online. Capo redattore di Road tv Italia, scrive per il suo blog e su vari magazine. Ha un canale youtube molto seguito. È ufficio stampa per artisti e autori. Il suo primo romanzo è “Marta, un soffio di vita” pubblicato con la Lfa publisher.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.