La malachite

La Malachite è una pietra verde dai colori e dalle tonalità bellissime che incarna il colore della ricchezza e della salute. Contiene forti percentuali di rame utile per restituire equilibrio alle emozioni e per stimolare il desiderio di autogratificazione, senza imbrigliare nei sensi di colpa e donando forte stabilità.

Indossata (anche portata in tasca) amplia la sua aurea fino ad inglobare in essa anche la persona che la porta creando così uno scudo di luce verde, una luce di “guarigione” e protezione. Il verde che essa emana, infatti, è una tinta equilibrata tra i colori caldi e freddi, maschili e femminili, anche se la pietra di per sé, nel corso dei secoli è sempre stata dedicata alle divinità femminili con le quali ha un forte legame simbolico. La sua luce e la sua energia trasmettono armonia, pace e serenità e aiutano a sviluppare la visione divina.

La Malachite, con il suo scudo invisibile protegge dalle energie negative rafforzando il campo energetico e sembra avere addirittura la capacità di avvisare con segnali particolari (da saperli cogliere, vd. il concetto di sincronicità) della presenza di pericoli imminenti. Il verde caratteristico di questa pietra aiuta anche a sbloccare e risintonizzare il cuore nel senso più profondo e romantico del termine. Durante le sedute, infatti, viene posizionata sul quarto chakra (Anahata, pronuncia anàhata), il chakra del cuore affinché riesca a lasciare andare dolori e sofferenze passate e ad accogliere il nuovo: affetti veri basati sulla fiducia sia nell’amicizia che nell’amore. Indossare la Malachite, donerà il coraggio di stravolgere la propria vita eliminando anche tutti i blocchi energetici, emozioni limitanti e vecchi traumi che impediscono l’evoluzione personale. Il risultato sarà la consapevolezza di desideri e bisogni reali.

La Malachite è dunque la pietra giusta per guarire il corpo e l’anima, pulire e potenziare i canali energetici ed è una preziosa fonte di energia che aiuta a ritemprare corpo-mente-spirito dopo una dura malattia, un forte periodo di stress o di depressione, insomma è una batteria a lunga durata che ridà la carica di cui si ha bisogno senza intaccare l’energia dei Reni.

Le sue vibrazioni influiscono anche sul sistema nervoso restituendo equilibrio e aiutano il fegato a liberarsi delle tossine, soprattutto di quelle derivanti dalla rabbia evitando così che furia, ira, sdegno, collera, fiele, veleno, astio e rancore ristagnino trasformandosi in cristalli di bile, in calcoli alla colecisti.

IL LIBRO

È giusto lavorare su se stessi per raggiungere il proprio equilibrio, ma per fortuna il nostro è e sarà sempre un equilibrio precario che si gioca tra momenti di pace e disperazione, cuore di cielo sereno e menti in tempesta, perché anche il delirio ha il suo fascino straordinario e un esempio ne è l’arte di Gianni Mauro. In particolare vorrei condividere con voi una manciata di versi tratti dal suo ultimo lavoro “Chè non si può definire l’amore. Emozioni in versi” edizioni Il Papavero

Avevi proiettili negli occhi, / amica mia, lame acuminate:/ Kafka che era in me ne moriva./ Anticipando impeti faulkneriani,/ mi tumultuavi il cuore soggiogandomi.

Kaliméra, amica mia, kaliméra!/ Sognavo anziani ballerini di tango argentini,/ nirvana dei nostri pensieri violenti,/ harakiri delle nostre assopite coscienze./ Anime adolescenti noi/ mai nitide o perverse/ ci implodevamo in karma/ caoticamente in-out!

AVVERTENZE Le informazioni contenute negli articoli hanno esclusivamente scopo informativo. La cristallopratica lavora esclusivamente sulle energie e non vuole in alcun modo sostituire diagnosi e cure mediche e specialistiche anche perché, nonostante la lunga e antica tradizione, non ha fondamenti scientifici.

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