LA RAGIONE GALILEIANA DEL MONDO. TRA METAFISICA, FILOSOFIA E TECNOLOGIA

Un Galilei nuovo per la Nuova Scienza rivelato nel libro di Angelo Calemme, Guida Editori

Nel volume sono dimostrate le ultime scoperte sul pensiero filosofico e politico di Galilei, sul Galilei inedito, che fonda un concetto ateo di natura ed elabora, su un pensiero dell’autonomia dell’oggetto tecnico come esclusivo organo di conoscenza, una nuova scienza. In altre parole l’originalità di Galilei, secondo il libro, non è la matematizzazione della natura o la difesa dell’eliocentrismo copernicano, ma la scoperta da parte sua che gli oggetti possono pensare e pensano come la natura: Galilei diviene così il padre della tecnologia moderna.

Abbiamo rivolto qualche domanda all’autore.

Un Galilei più rivoluzionario di ciò che la Storia ci ha raccontato quello da lei presentato in “La ragione galileiana del mondo. Tra metafisica, filosofia e tecnologia”. Un Galileo che, al di là dell’accusa di eresia e l’obbligo a ritrattare le sue idee sull’universo conosciuto, si era spinto più oltre, in un mondo che non poteva ancora toccare, ma di cui intuiva l’esistenza. Il suo studio fonda su documenti che non erano stati interpretati correttamente finora? Ci spieghi.

Il Galilei del mio volume è, per così dire, rivoluzionario o inedito perché prima di tutto, ponendo da parte, ad esempio, una intera e celebre tradizione come quella che va da Heidegger a Emanuele Severino, presenta la filosofia sperimentale di Galilei come un pensiero degli oggetti tecnici (la tecno-logia) e, inoltre, svela gli effetti politici delle verità della Nuova scienza. Assieme al Galileo teorico della tecnica moderna e al politico, il libro scopre un Galilei metafisico, ovvero quel filosofo che crea il mito scientifico dell’indipendenza della natura e degli oggetti tecnici per la sua conoscenza.

La Chiesa condannò giustamente Galilei in quanto non era semplicemente colpevole di eresia ma di ateismo, in quanto teorico di un sapere che riusciva a fare a meno (ed è per quello che era un sapere indipendente) di Dio è dell’uomo.

E riguardo alla tangibilità dell’universo, no: Galilei al contrario con la sua filosofia, la sua tecnologia, a differenza di un Bruno e di un Keplero, ci faceva toccare con mano il suo nuovo concetto di natura. La filosofia galileiana era per ciò non più una questione di opinioni ma di fatti.

La platea di lettori a cui lei è riferito con questo libro ci si immagina non debba essere a digiuno di un linguaggio che a tratti è specialistico. Per dirla con semplicità: il libro è rivolto al mondo accademico? O la sua intenzione è divulgativa? 

l libro ha intenti divulgativi per quanto risulta essere immediatamente accessibile agli addetti ai lavori. Le prime due presentazioni del libro mi hanno dimostrato che studenti infarinati di un minimo di storia della filosofia, grazie alle tante note, riescono agevolmente ad accedere alle tesi del libro e si trovano concordi sulla lettura appassionante, come in un romanzo storico alla Umberto Eco, che rapisce come in un film.

Ha ricevuto l’ambìto riconoscimento dell’Accademia dei Lincei per la sua tesi di dottorato, cui si ispira il libro. In questo modo il Gotha del mondo accademico ha riconosciuto la sua visione di Galileo. Ciò crede metterà in discussione il pensiero dello scienziato rilanciandone il genio anche a livello degli insegnamenti scolastici?

Il libro, anche se si pone contro l’ Accademia, cerca di entrare in dialogo con essa, tanto è che una parte di questa ne ha riconosciuto il valore, accettandone le tesi più innovative che esso sostiene e dimostra. L’Università di Napoli Federico II (nella persona del prof. G. A. Di Marco) , l’Università di Barcellona, l’Università complutense di Madrid, l’ Accademia dei Lincei (nella persona del linceo M. Torrini, allievo del celebre storico italiano E. Garin), l’Università dell’Insubria (nella persona del prof. F. Minazzi, allievo di L. Geymonat), etc. hanno accettato questo Galilei inedito, in contrapposizione all’Accademia che riduce la portata filosofica, metafisica, politica del tecnologo Galilei. Capire questo Galilei può aiutarci a capire la contemporanea rivoluzione digitale (il suo ruolo per nulla neutrale nelle dinamiche di sfruttamento del lavoro), a elaborare prima o poi una storia critica della tecnologia (vedi Marx-Engels), a ritornare a pensare politicamente l’attualità oltre i paradigmi e le evidenze scientifiche che fanno ormai parte della nostra quotidianità e con cui le tecnocrazie ci governano senza diritto di appello.

SCHEDA DEL LIBRO

Anticipando di circa due secoli la Critica della Ragion pura di Kant, Galileo Galilei svincolò

il pensiero della natura dalla volontà divina e innalzò l’oggetto tecnico a organon di

conoscenza. Nell’ambito di un’ambiziosa operazione che, contemporaneamente, risale alle

origini della modernità e al fondamento dell’attuale regime tecnocratico europeo, questo

volume rivela un Galilei inedito, non solo lo scienziato ma il filosofo politico e il padre

simbolico della tecnologia moderna.

 

Angelo Calemme, si è laureato nel 2011 presso l’Università degli Studi di Napoli

“L’Orientale” e nel 2017 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia

contemporanea e studi classici presso l’Universitat de Barcelona. È co-autore della curatela

L’Illuminismo prima dell’Illuminismo. Perché la Chiesa condannò Galilei (La Città del Sole,

2013) e autore della monografia Galileismo, kantismo e tecnocrazia. Il ruolo del politico oltre

la modernità (De Frede, 2014).

LA RAGIONE GALILEIANA DEL MONDO. TRA METAFISICA, FILOSOFIA E TECNOLOGIA

(disponibile in libreria e in tutti i distributori on line) Guida Editori.

Autori: Angelo Calemme

Titolo: La ragione galileiana del mondo

Formato: 13 x 21

Collana: Lente d’ingrandimento

ISBN: 978-88-6866-323-0

Pagine: 284

Prezzo: €. 18,00

 ©riproduzione riservata WWWITALIA

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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