TECNOLOGIA “CONDUZIONE OSSEA” SU BRACCIALI E OCCHIALI

Nel prossimo futuro ci basterà poggiare il dito sull’orecchio per rispondere a chiamate e ascoltare notifiche, la stessa tecnologia permetterà ai non vedenti di percepire meglio il mondo che li circonda.

Alla manifestazione “#RoadToSuccess” organizzata a Roma da IngDan, la più famosa piattaforma web cinese per prodotti di “internet degli oggetti”, e da Maker Faire Roma, sono due dei quattro progetti vincitori ad essere italiani. Horus è il progetto di Saverio Murgia che ha creato degli occhiali per non vedenti capaci di comunicare al soggetto informazioni utili come: l’avvicinamento ad attraversamenti pedonali, la lettura di testi, il riconoscimento di volti e di oggetti; tutto ciò è possibile grazie a sensori visivi e di orientamento e ad un altoparlante che sfrutta la conduzione ossea così da non penalizzare l’udito della persona anche in contesti rumorosi. Horus è composto da una struttura simile a delle cuffie sportive sulla quale sono presenti i sensori di cui abbiamo appena parlato, e da un case di plastica che si può riporre in tasca, in cui sono presenti la batteria e l’unità di elaborazione. GET, progettato da Edoardo Parini, è un braccialetto che collegandosi con il proprio smartphone consente di ascoltare chiamate e notifiche attraverso in dito della mano appoggiato all’orecchio; infatti, questo braccialetto ha un altoparlante che utilizza, come nel caso dell’Horus, la conduzione ossea e che quindi rende il suono pulito e captabile solo dalla persona che lo indossa.

Danilo Uccello

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