ARMANDO MONTEFUSCO RACCONTA LA STORIA DI AVELLINO, UNA REALTA’ SOTTO I NOSTRI OCCHI
È da anni che lo storico locale Armando Montefusco mette i cittadini avellinesi a parte delle sue ricerche sulle origini del capoluogo irpino e lo fa sempre utilizzando i mezzi di divulgazione più efficaci, grazie all’opera del professor Geppino Del Sorbo, che cura la realizzazione di veri e propri documentari multimediali, e alla voce narrante di Francesca Giordano. Il mezzo è quello della ricostruzione computerizzata delle antiche topografie e dell’animazione digitale che rende “più vivi” ai documentari. L’ultima presentazione, organizzata qualche sera fa proprio in una delle residenze storiche di Avellino, Villa Amendola, oggi sede di un museo storico comunale, di associazioni e di mostre, è risultata ancora più suggestiva, proprio in virtù della felice ambientazione.
L’argomento cui Montefusco ha dedicato l’incontro è stato “Il centro storico e la cattedrale di Avellino”, argomento già trattato nella sua pubblicazione “Il Duomo di Avellino” con fotografie di Antonio Capone, in una edizione pregiata curata dall’Editore Elio Sellino. Passeggiando virtualmente nel centro storico di Avellino lo studioso ci ha condotto nella Cattedrale, il monumento più antico della città, testimone di un millennio di storia, di arte e di fede.
Tra le precedenti proiezioni, particolarmente interessante fu quella che ebbe come oggetto Il Casino del Principe e il suo immenso parco, proprietà dei Caracciolo, signori di Avellino per trecento anni; il documentario è stato riproposto in questa occasione con una nuova veste e con maggiori dettagli grafici. Grande l’interesse mostrato dai cittadini per questi appuntamenti grazie alla grande competenza dello studioso e alla ricchezza di informazioni che è in grado di raccogliere e di cui il cittadino, inconsapevole, non è a conoscenza, poggiando spesso gli occhi distratti sulle vestigia di una storia che fonda le sue radici in periodi antecedenti la conquista romana. Ne sono prova gli scavi aperti sulla Collina della Terra, dove sorge la Cattedrale, luogo del primo insediamento umano della città e oggi ancora cuore del centro storico – spiega Montefusco – che mostrano la sovrapposizione di diverse civiltà che si sono succedute a partire dalla preistoria; le testimonianze erano sotto gli occhi dei passanti, pochi metri sotto il selciato stradale, sotto le fondamenta del seminario diocesano, distrutto dal terremoto dell’80, che aveva sostituito la precedente sede episcopale. La Sovrintendenza è a lavoro da anni nel sito transennato, che crea tanta curiosità tra i residenti.
Queste sono solo alcune della numerose infomazioni che rendono affascinanti e avvincenti gli incontri con Montefusco, sempre generoso nella sua opera di divulgazione e sempre prolifico scrittore di saggi. L’ultima pubblicazione “I Gesualdo nella storia e nelle Genealogie del Regno – un viaggio tra Feudi e Feudatari dell’Irpinia” edito in due corposi volumi corredati da illustrazioni e interessanti tavole genealogiche, rappresenta la summa delle conoscenze su un ampio periodo storico, quello attraversato dalla potente famiglia dei Gesualdo appunto, che riguarda non solo l’Irpinia.
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