Il libro dei sogni di Fellini ed il foglio ritrovato

Lunedì 31 ottobre, alle ore 17,30 presso le sale antiche della Biblioteca Gambalunga – Comune di Rimini, in compagnia di  Gianfranco Angelucci e Leda Lojodice verrà celebrato il 23° anniversario della scomparsa di Federico Fellini con l’annuncio di un importante ritrovamento: un foglio manoscritto – datato 29.10.1961 – appartenente al Libro dei sogni, il diario dove Fellini annotava il frutto della sua fertilissima attività onirica e che rappresenta un’opera imprescindibile per pote comprendere la sua poetica.

“Lo studio, il patrimonio documentale, rappresentano l’altra parte dell’attività che il Comune di Rimini ha in atto per quanto riguarda il grande progetto della ‘restituzione’ a Rimini di Federico Fellini – ha commentato l’assessore alle Arti Massimo Pulini -. Se l’ormai prossimo alla conclusione restauro del Cinema Fulgor e il più ampio programma di valorizzazione museale del’opera del Maestro rappresentano gli interventi più visibili, viene portato avanti un lavoro di ricerca dei materiali altrettanto prezioso in prospettiva. Questa nuova acquisizione ha un valore particolare perché va a colmare un tassello mancante del ‘diario onirico’ di Fellini, contribuendo a farcelo conoscere ancora di più e, allo stesso modo, a completare e promuovere un’opera che è un unicum mondiale.”

Sul foglio recuperato è raffigurata una gigantesca Anita Ekberg, che apparirà ne Le tentazioni del dottor Antonio, l’episodio del film collettivo Boccaccio ’70, opera fondamentale nella filmografia del regista. Nel retro del foglio è trascritto uno dei pochi sogni in cui compare il fratello Riccardo rappresentato durante un esercizio ginnico agli anelli con, di spalle, sulla destra il padre Urbano e, in basso sulla sinistra, un piccolo Federico.

fellini

Il Libro dei sogni, acquistato dalla Fondazione Fellini nel 2006, devoluto al Comune nel 2015 e attualmente esposto al Museo della Città, consta di due volumi contenenti oltre 400 fogli, a cui ne vanno aggiunti sei regalati dallo stesso Fellini agli amici più cari, tra cui Rinaldo Geleng e Vincenzo Mollica. Due di queste pagine strappate (note come “L’esame scritto” e “Il padre impazzito”) sono state recuperate dalla Fondazione Fellini, che le ha acquistate da Giuliano Geleng, figlio di Rinaldo, per un valore di 10.000,00 euro l’una; una terza pagina (“Lo stanzino segreto e il leone”) è stata di recente venduta all’asta per 13.500,00 euro; due sono in possesso di Vincenzo Mollica (“Il segno del Tao” e “Il pittore delle belve”), mentre la sesta è, per l’appunto, quella acquistata dal Comune di Rimini nei giorni scorsi.

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